I vantaggi dell’energia geotermica

I TRE ELEMENTI DI UN IMPIANTO – Secondo Mario Maistrello, Professore del Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, un impianto geotermico dimensionato riscalda e raffredda un edificio senza dover usare altri apparecchi con un risparmio di circa il 60 per cento rispetto ai consumi delle comuni caldaie a metano. Con il risultato che un impianto medio in genere ha un periodo di ammortizzamento compreso tra 6 e 9 anni. L’impianto domestico, come ricorda Nextville, un impianto è composto da tre elementi. Il primo è il sistema di captazione del calore, ovvero tubature spesso in polietilene che fungono da scambiatori di calore, sfruttando l’energia termica presente nel sottosuolo o nell’acqua.

energia-geotermica (2)

IL CALORE DISTRIBUITO DA PANNELLI RADIANTI – Tali tubature possono essere interrate a grandi profondità verticalmente oppure orizzontalmente, ad un livello di uno-due metri sottoterra. A seguire c’è la pompa di calore geotermica, posta all’interno degli edifici, che rappresenta il cuore dell’impianto in quanto trasferisce il calore dal terreno, o dall’acqua, all’ambiente e viceversa, a seconda del ciclo attivato di riscaldamento o raffrescamento. Infine è previsto un sistema di accumulo e distribuzione del calore, come ad esempio i pannelli radianti, considerati il miglior sistema per garantire un riscaldamento o raffreddamento costante, con temperature che in inverno vanno da 30 a 35 gradi ed in estate da 18 a 20. E nel caso di un’installazione in un edificio, appare evidente, ancorché necessaria, l’installazione di un serbatoio.

IL RISPARMIO PER METRO CUBO ANNUO – Eni Scuola prova a dare un’idea del risparmio garantito da un impianto geotermico. Il riscaldamento con questo tipo d’impianti costa, per ogni metro cubo da riscaldare, dai 4,6 ai 7 euro l’anno. Un impianto a metano fa lievitare i costi da 9 a 13,7 euro, sempre al metro quadro, mentre un impianto a Gpl va da 14 a 21,7 euro. La produzione di acqua calda consente un risparmio del 30 per cento in inverno mentre in estate la produzione è gratuita visto che l’acqua si scalda usando il calore sottratto all’aria per la climatizzazione. E parlando di costi complessivi, un impianto per una casa di 100 metri quadri va dai 10.000 ai 25.000 euro, con il prezzo che tiene conto delle condizioni geologiche e del tipo d’impianto.

(sienergia.eu)
(sienergia.eu)

I COSTI – Tuttavia i lavori non convengono per un’abitazione di nuova costruzione. In precedenza abbiamo spiegato che la soluzione migliore è rappresentata dal riscaldamento a pannelli radianti. Questo però vorrebbe dire che bisognerebbe smontare il pavimento per far passare le tubature e poi richiuderlo. Di conseguenza, o l’abitazione è già predisposta con questa tecnologia, o è meglio lasciar perdere anche perché i costi sarebbero difficilmente ammortizzabili. A questo punto sarebbe il caso di valutare l’installazione di un impianto in una casa o una palazzina di nuova costruzione. Ed a questo proposito Enel Green Power propone una tabella che mostra quelli che sono i costi per l’installazione:

energia-geotermica (8)

 

A seconda dell’impianto che si sceglierà, i costi ovviamente saranno destinati ad aumentare. Ma tuttavia ricordate che con l’energia geotermica si può arrivare a risparmiare anche il 60 per cento della cifra spesa con il metano.

LA VITA DEI COMPONENTI – Tuttavia, come spiega l’Enel, il prezzo dipende anche dalla zona in cui si vuole installare l’impianto, dalle caratteristiche geologiche del terreno, dalla tipologia di scavo, dalle dimensioni dell’immobile e dal suo isolamento termico. Visti i prezzi e le condizioni è quindi opportuno valutare con attenzione l’investimento. È comunque necessario sapere che la vita di una pompa di calore geotermica è di circa 15-20 anni, mentre per i prodotti domestici è inferiore. Le sonde geotermiche invece possono durare per decine di anni, anche 100, come riferisce Nextville. I pannelli radianti hanno una vita stimata compresa tra 20 e 30 anni mentre l’impianto, nel suo complesso, non ha praticamente bisogno di manutenzione.

IL LIMITE GEOGRAFICO – Il vantaggio vero della geotermia è dato dal fatto che si tratta di energia termica gratuita, eccezion fatta per la corrente usata per alimentare la pompa di calore. Inoltre funziona per tutto l’anno, indipendentemente dalle temperature esterne. Con un unico sistema l’edificio, o l’abitazione, vengono sia raffreddati sia riscaldati, con un risparmio nei costi rispetto al riscaldamento a metano del 60 per cento. I terreni non sono inquinati perché all’interno delle sonde circolano liquidi antigelo atossici, l’impianto non necessita di manutenzione ed è molto silenzioso. Il limite vero allo sfruttamento di tale tecnologia è però rappresentato dal fatto che non può essere sviluppata in tutto il Paese. Serve un «giacimento» che renda possibile la nascita di una centrale geotermica.

(Wikipedia)
(Wikipedia)

UNA RISORSA DA SFRUTTARE – A Ferrara, ad esempio, e più precisamente a Cassana, una centrale è nata sopra un serbatoio di acqua calda naturale posto ad una profondità di 200 metri, scoperto per caso mentre l’Agip stava effettuando perforazioni per verificare la presenza di idrocarburi intrappolati nella dorsale ferrarese. L’impianto, di proprietà di Eni ed Erga, società del gruppo Enel e gestito da Hera, prevede il prelevamento dell’acqua calda a 2000 metri attraverso due pozzi ed una volta ceduto il calore attraverso uno scambiatore, viene rispedita giù garantendo la stabilità geotecnica delle rocce interessate, per una produzione annua di 75.000 MWh di energia termica. Totalmente puliti ed a zero emissioni. Il nostro Paese non ha una situazione geologica come quella islandese, dove l’energia geotermica rappresenta l’85 per cento della produzione nazionale, ma certo sarebbe opportuno che s’investa in una risorsa ad impatto zero in grado di rendere l’Italia ancora più indipendente dal punto di vista energetico.

 

Share this article