IBM annuncia il chip più potente di sempre

I nuovi chip di IBM avranno parti grandi non più di 7 nanometri, la legge di Moore resterà valida ancora per un po’.

 IBM's seven-nanometer node transistors. A strand of DNA is about 2.5 nanometers in diameter and a red blood cell is roughly 7,500 nanometers in diameter. Credit IBM Research
I primi campioni del nuovo chip prodotti da IBM.  Credit IBM Research

LA LEGGE DI MOORE SOPRAVVIVE –

Nel 1965 Gordon Moore, cofondatore di Intel, ipotizzò che le prestazioni dei microprocessori sarebbero raddoppiate ogni 12 mesi circa. La legge, che resterà valida fino ai nostri giorni, anche se è stata riformulata alla fine degli anni ottanta ed elaborata nella sua forma definitiva, ovvero allungando a 18 mesi il periodo di crescita dei processori. Negli ultimi tempi con l’avvicinarsi di limiti fisici sempre più difficili da superare c’è stato chi ne ha annunciato l’ormai prossima decadenza, ma ora l’annuncio di IBM dice che per qualche anno ancora il pericolo non c’è.

IL NUOVO RECORD DI IBM –

IBM ha annunciato la realizzazione di un chip ultradenso con circa 4 volte la capacità dei chip più potenti oggi in commercio e dotati di parti che hanno raggiunto la misura di 7 nanometri nel processo di miniaturizzazione, l’attuale generazione di chip è ferma a 14 nanometri e le concorrenza più qualificata starebbe lavorando per raggiungere i 10. L’exploit è stato possibile usando una combinazione di silicio e germanio in luogo del silicio puro. A conseguire il risultato è stato un consorzio internazionale pubblico-privato capeggiato da IBM, al quale partecipano anche lo stato di New York, GlobalFoundries e Samsung, che ha investito 3 miliardi di dollari nella costruzione di uno stabilimento nella valle dell’Hudson.

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IBM REGINA DEI SEMICONDUTTORI –

I nuovi chip saranno più veloci e consumeranno meno energia e secondo IBM conterranno fino a 20 miliardi di transistor ciascuno. L’annuncio rilancia l’azienda nell’olimpo dei produttori di semiconduttori dopo che negli anni scorsi si era liberata della produzione di PC e di altre attività connesse. IBM però non produrrà i chip, che saranno realizzati sotto licenza da altri produttori, tra i quali GlobalFoundries, di proprietà degli Emirati Arabi Uniti che produce per Broadcom, Qualcomm e per l’Advanced Micro Devices.

 

 

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