Ignazio Marino ritirerà oggi le dimissioni?
28/10/2015 di Redazione
I giorni passano ed è sempre più evidente come sia questione di ore: il sindaco di Roma Ignazio Marino potrebbe già oggi ritirare le sue dimissioni per sfidare la sua maggioranza in Assemblea Capitolina: ad accoglierlo potrebbe essere un gruppo consiliare del Partito Democratico definito “sempre più a pezzi”, pronto a seguire, nella più completa lacerazione, la linea su cui si è assestato il commissario dem Matteo Orfini, dietro indicazione del segretario nazionale Matteo Renzi: “Ignazio Marino è un’esperienza chiusa”.
IGNAZIO MARINO RITIRERA’ OGGI LE DIMISSIONI
Il presidente del Consiglio ha chiuso qualsiasi ponte con il primo cittadino della Capitale; questa totale mancanza di comunicazione, riporta il Messaggero nella Cronaca di Roma, è uno dei problemi del Campidoglio.
A mandare su tutte le furie Ignazio Marino sarebbe stata la telefonata di Matteo Renzi a Valentino Rossi: «Il segretario del mio partito chiama tutti, tranne il sindaco di Roma», hanno fatto notare al chirurgo, che si è poi tuffato nell’ennesima giornata della sua personale sfida ad alta tensione con il Pd. Una battaglia che oggi potrebbe vivere un nuovo clamoroso colpo di scena: il ritiro delle dimissioni, con contestuale convocazione del consiglio comunale eshowdown in Aula. Da svolgersi di fronte a un gruppo dem pronto a presentare una mozione di sfiducia ma lacerato al suo interno e in aperta rivolta contro il commissario romano Matteo Orfini, ormai considerato «il grande errore» del partito.
A consigliare di prendere ancora un po’ di tempo sarebbe soltanto una questione di opportunità politica.
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Oggi Marino vuole portare in giunta la delibera sulla pedonalizzazione dei Fori, e il sindaco vuole evitare di trovarsi con una sala delle Bandiere semivuota: in caso di ritiro delle dimissioni la maggior parte degli assessori lascerebbe immediatamente l’incarico. «Ma poi darò l’annuncio», ha confidato al suo staff. Marino continua a voler dare l’immagine di un amministratore nel pieno delle sue funzioni: «Questa giunta lavora e guarda oltre, Roma deve andare avanti», ha detto ieri, all’inaugurazione di un ponte stradale in periferia.
Il braccio destro di Ignazio Marino, Roberto Tricarico, ha l’incarico di costruire un qualche tipo di ponte con Palazzo Chigi: da Luca Lotti, uomo del premier per i lavori complicati, nessuna notizia. La speranza è ora quella di poter convincere Stefano Esposito, il parlamentare piemontese assessore alla Mobilità di Roma Capitale, a riaprire il canale con il governo. Tensione alta, si apprende, anche nel weekend.
Alla Segreteria generale del Comune è stato chiesto di restare al lavoro anche nel fine settimana, segno che vuole tenersi aperta ogni strada fino alla mezzanotte di domenica 1° novembre. Quando, in mancanza di una revoca, le sue dimissioni diventerebbero definitive. A proposito, da Palazzo Senatorio arrivano conferme sulla partecipazione di Marino alla celebrazione di Ognissanti al Verano, alla quale sarà presente anche papa Bergoglio: dopo le polemiche successive al viaggio negli Usa del mese scorso, un incontro con il Pontefice avrebbe una valenza molto particolare
Intanto, continuano a fluire in Procura tutte le informazioni sullo scontrini-gate: Ignazio Marino potrebbe depositare presto, insieme al suo legale Enzo Musco, un’altra memoria.
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