Il boicottaggio europeo ferma la pena di morte in Ohio
20/10/2015 di Redazione
L’Ohio ferma la macchina della morte fino al 2017, perché non riesce a trovare di che sostituire il cocktail letale usato per le esecuzioni, finito sotto embargo da parte dell’Unione Europea.
LA MORATORIA DELLE ESECUZIONI IN OHIO –
Lo stato americano dell’Ohio ha deciso di rimandare le esecuzioni di una decina di condannati a morte fino al 2017 a causa delle difficoltà d’approvvigionamento delle sostanze chimiche necessarie per le elezioni letali.
GLI STATI CHE NON SANNO COME DARE LA MORTE –
La prossima esecuzione è stata RIprogrammata QUINDI per il gennaio 2017 e riguarderà Ronald Phillips, condannato a morte nel 1993 per aver stuprato e ucciso la figlia di tre anni della sua compagna. Secondo un comunicato delle autorità locali, è diventato estremamente complicato da anni procurarsi i prodotti mortali. La decisione arriva nel pieno della controversia sulle iniezioni letali amministrate negli Usa, che hanno presentato problemi di sottodosaggio, intolleranza alle sostanze che devono attenuare le sofferenze, errori nelle preparazioni delle dosi e dato vita a diverse esecuzioni raccapriccianti, nelle quali ai condannati sono state inferte sofferenze giudicate contrarie alla legge. Procurarsi il necessario con le dovute garanzie di legge è così diventato impossibile e il ricorso a metodi alternativi è stato discusso, ma senza successo.
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L’EMBARGO EUROPEO CONTRO LA PENA DI MORTE –
Tutto nasce dalla messa al bando da parte dell’Unione europea del Tiopental sodico – l’anestetico che negli Usa, con bromuro di pancuronio e cloruro di potassio, forma il cocktail più impiegato per le pene capitali, nel 2011 la Commissione UE ha poi rafforzato i divieti sull’esportazione dei farmaci per le condanne, istituendo, di fatto, un embargo verso gli Stati Uniti che ha dato i suoi frutti, provocando grossi problemi agli stati che usavano il metodo dell’iniezione letale, l’unico ormai considerato sufficientemente «umano» e legale nel dare la morte senza infliggere sofferenze inutili.