Il conto corrente diventa un diritto di tutti
16/04/2014 di Dario Ferri
Ogni cittadino dell’Unione Europea avrà diritto ad un conto corrente di base, con cui potrà effettuare versamenti, prelevare denaro contante dal bancomat o effettuare i suoi movimenti online sul sito del proprio istituto di credito. A grande maggioranza l’Europarlamento ha dato il via libera alla direttiva che consentirà a 58 milioni di cittadini di poter aprire un conto corrente.
CONTO CORRENTE DI BASE – Il Parlamento europeo ha approvato con 603 voti favorevoli, 21 voti contrari e 51 astensioni la direttiva che prevede l’introduzione di un conto corrente di base. La nuova normativa consentirà ai 58 milioni di cittadini dei 28 Stati UE senza conto corrente di aprirne uno in un istituto di credito, gratis oppure ad un prezzo molto favorevole, senza che le banche possano decidere di negare questo diritto in base alla loro valutazione negativa del cliente. Il Parlamento ha stabilito che i conti bancari di base siano offerti da tutti, o almeno da un numero di istituti di credito che consenta un facile accesso per tutti, così come la competitività delle offerte. I conti corrente di base non saranno limitati agli istituti che forniscono esclusivamente servizi online. Ogni cittadino dell’UE che risiede in un paese membro in modo legale, ovvero anche chi è senza fissa dimora, avrà diritto all’apertura di un conto corrente di base. La normativa consentirà così ai lavoratori stagionali, a chi risiede temporaneamente in un paese estero o anche a chi è senza una residenza di aprire un conto in banca.
CONTO CORRENTE E INFORMAZIONE – L’Europarlamento ha approvato una direttiva, ovvero una legge che indica agli stati membri dell’UE le linee guida di una normativa che dovrà poi essere recepita nell’ordinamento nazionale. Tra le misure è consentita agli Stati membri la facoltà di richiedere ai futuri clienti di indicare il loro interesse e la finalità dell’apertura del conto, a condizione che rispettino pienamente i diritti fondamentali del cliente e che l’esercizio di tale diritto non risulti eccessivamente complicato o gravoso per il consumatore. La normativa nazionale dovrà infatti garantire ai futuri possessori di conto bancario di baso di comprendere il funzionamento di commissioni e tassi di interesse, e di poter comparare le diverse offerte degli istituti di credito. A questo scopo l’informazione relativa ai servizi bancari dovrà essere chiara e standardizzata all’interno dell’UE. In ogni Stato membro dell’UE, dovrà essere creato almeno un sito web indipendente che permetta di confrontare i tassi d’interesse e le tariffe applicate dalle banche, che dovranno inoltre informare i propri clienti sulla possibilità di aprire conti bancari di base.
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CONTO CORRENTE E CONSUMATORI – I conti corrente di base garantiranno ai futuri clienti di poter effettuare le medesime operazione effettuabili con un conto normale; dai pagamenti ai prelievi così come operazioni di pagamento all’intero dell’UE. Tra queste saranno comprese anche le operazione mediante carte di credito oppure i pagamenti effettuati online. I clienti dei conti corrente di base avranno diritto ad un numero illimitato di operazioni, che dovranno essere a costo zero, oppure ad un prezzo ragionevole. Un punto che sarà interessante valutare nel recepimento dell’ordinamento nazionale. Gli Stati membri avranno la facoltà di decidere che i conti correnti di base non potranno prevedere uno scoperto, oppure limitarne l’ammontare. Per beneficiare delle migliori offerte in Europa, ai clienti dovrà essere possibile, per una cifra ragionevole, cambiare conto bancario. Il passaggio da un conto a un altro – nella stessa valuta e nello stesso paese – sarà effettuato dalla banca che riceve la richiesta di apertura di conto, previa autorizzazione del titolare del conto.
CONTOCORRENTE DI BASE E ITALIA – Tra le nuove norme introdotte dalla direttiva è prevista l’identificabilità di tutti i bonifici in entrata dei conti correnti base, così come gli ordini e gli addebiti diretti. Entro due giorni lavorativi dal ricevimento dell’autorizzazione, la banca ricevente dovrà chiedere al prestatore di servizi di pagamento trasferente di eseguire le operazioni autorizzate.Le banche saranno infine tenute a rimborsare senza indugio ogni perdita finanziaria derivante direttamente da difetti nel processo di cambiamento del conto. Dopo l’approvazione dell’Europarlamento potrà avere inizio il processo di recepimento del conto corrente di base all’interno dell’ordinamento dei 28 paesi membri. Un processo non immediato, e bisognerà valutare come il legislatore italiano si relazionerà alla nuova normativa. Talvolta le direttive comunitarie vengono recepite in modo sostanzialmente identico, altre volte invece si prende maggior libertà nel tramutare la lettera e lo spirito della norma europea in legge nazionale. 58 milioni di cittadini dei paesi UE potranno così aver accesso ad un conto corrente di base, una novità rilevante sopratutto per l’Italia, che è il paese dell’Unione con il maggior numero di persone senza un conto in banca. Una statistica elaborata dalla Cgia di Mestre su uno studio della Commissione indicava in 15 milioni i cittadini del nostro paese che avranno ora diritto ad aprire un conto.