Il fratello di Gasparri: “Gay e carabinieri? Meglio non dirlo”
23/06/2012 di Redazione
Clemente Gasparri, fratello del più celebre Maurizio, parla al Corso di aggiornamento, Scuola Ufficiali dei Carabinieri di Roma. Si sta svolgendo una lezione sulla pedopornografia, ma a quanto pare – lo racconta Silvia Truzzi sul Fatto – c’è anche altro da dire:
Mentre c’è chi chiede al vicino di banco: ‘Ma siamo sicuri che non sia Crozza?’, il Generale rincara la dose: “Ammettere di essere gay, magari facendolo su un social network, come un graduato della Guardia di Finanza, non è pertinente allo status di Carabiniere. L’Arma è come un treno in corsa, i passeggeri sono vincolati, prima di scendere, alla responsabilità di lasciare pulito il posto occupato. Gli ufficiali del Ruolo Speciale che fanno il ricorso, i giovani ufficiali dell’applicativo che fanno istanze per avvicinarsi alla famiglia, gli omosessuali che ostentano la loro condizione, sono in sintesi tutti passeggeri sciagurati dell’antico treno, potenzialmente responsabili della sporcizia o del dera g l i a m e n t o ”
buon sangue non mente.