“Il gatto che mi ha salvato dall’anoressia”
10/04/2012 di Marta Arniani
Gli animali domestici sono lo specchio dei loro padroni, e a volte li aiutano a cambiare in meglio: è il caso di una ragazza americana che è scampata al baratro dell’anoressia grazie a un gatto denutrito.
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PESO PIUMA – Ashley Ransley a 20 anni pesava come una bambina di 12, e i medici erano stati molto chiari: “Potresti morire di infarto da un momento all’altro” le avevano detto 5 anni fa. Ashley soffriva di disordini alimentari fin dall’inizio del liceo, ma ha dovuto sbarcare a un corso di psicologia all’università per capire che qualcosa non andava: così ha deciso di farsi seguire da un nutrizionista. Ma di fronte all’anoressia i discorsi dei medici valgono poco, la malattia sfugge di mano a chi ne è afflitto, specie se il suo decorso ha una coda lunga che si perde nella storia personale come nel caso di Ashley, che nonostante la coscienza del proprio problema non riusciva a uscirne.
RIABILITAZIONE FELINA – A dare alla ragazza la forza necessaria per riprendere a mangiare è stata Riley, una gatta che Ashley ha trovato per strada: era così denutrita che le era sembrato un cucciolo, e invece l’animale aveva già tre anni, doveva solo mangiare. Ashley è guarita preoccupandosi di guarire la gatta, mangiando quando mangiava lei, informandosi sull’importanza di un’alimentazione equilibrata e distraendosi dall’ansia e dalla depressione con l’amica a quattro zampe. “So di averle salvato la vita, ma so anche che lei ha salvato la mia” racconta al Daily Mail Ashley, che oggi ha 25 anni ed è fuori pericolo.
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