Il giallo di Mediaset che licenzia e lascia in mezzo alla strada Emilio Fede
05/11/2014 di Redazione
Cacciato da Mediaset, senza lavoro e “invitato” a lasciare entro fine novembre il lussuoso appartamento a Milano 2 che l’azienda gli aveva messo a disposizione. Secondo quanto svelato dalla Stampa, Emilio Fede ha ricevuto il “benservito” dal Biscione con una raccomandata dello scorso 30 ottobre: il giornalista 83enne dovrà dire addio al supercontratto da 27mila euro mensile. Una somma incassata da tre anni (pur non essendo mai tornato in video) e strappata – grazie all’aiuto di Berlusconi – dopo il licenziamento del 28 marzo 2010.
Il primo siluramento era avvenuto quando l’ex direttore del Tg4 mostrò al capo dell’ufficio legale, Pasquale Straziota, il fotomontaggio del dg Mauro Crippa in compagnia di un transessuale. Una storia di presunti ricatti sulla quale Fede è finito indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione. In attesa di dare spiegazioni ai magistrati, Fede ha però smentito tutto. Negando, contattato dall’Ansa, sia la storia del licenziamento, che la vicenda del ricatto. «Non ho ricevuto nulla, almeno fino a stamattina. Quanto al resto sono illazioni».
FEDE CACCIATO, L’EX DIRETTORE SMENTISCE – Il licenziamento, secondo il quotidiano piemontese, è legato proprio alla vicenda dei fotomontaggi. Dopo l’apertura dell’inchiesta (e a pochi giorni dalla sentenza d’appello sul caso Ruby, dove Fede è già stato condannato a 7 anni in primo grado) Mediaset sembra aver voluto chiudere i rapporti con l’ex direttore del Tg4. Il giornalista si è però difeso precisando di aver acquistato lo scatto al costo di 5mila euro soltanto per sottrarre dal mercato immagini imbarazzanti per l’azienda. E di essere stato invece allora «licenziato in tronco dall’azienda», prima di firmare – tre mesi dopo – il nuovo contratto.
«Ho già chiarito e ripetuto che quella foto appena mi è arrivata tra le mani l’ho immediatamente consegnata a un’autorevole persona del gruppo Mediaset. Con Mediaset ho un contratto che scade a giugno e al momento per me è valido questo. Quanto alla casa, fa parte appunto di questo contratto, del resto sono stato direttore di Retequattro».
Secondo la Stampa, la Procura sta però esaminando il caso dopo la richiesta di esibizione atti operata dalla polizia giudiziaria. Proprio due giorni prima della decisione di Mediaset di cacciare Fede.
«La società, che finora non ha presentato denuncia, ha però annunciato che è pronta a costituirsi parte civile contro l’ ex direttore quando l’inchiesta verrà chiusa», si conclude sulla Stampa.