Il grande giorno di Nunzia De Girolamo
16/01/2014 di Valentina Spotti
Ultime ore di riflessione per Nunzia De Girolamo, che domani riferirà in Parlamento sul suo coinvolgimento nella faccenda delle nomine all’interno dell’Asl di Benevento, e per le sue presunte pressioni nell’appalto di un bar all’interno della clinica beneventana Fatebenefratelli. Nunzia De Girolamo, attuale ministro per le Politiche Agricole, passata dalle fila di Forza Italia a quelle del Nuovo Centrodestra, non è attualmente indagata ma, dopo lo scoppio del caso, contro di lei è stata presentata una mozione di sfiducia da parte del MoVimento 5 Stelle.
I «COPPETIELLI DELLA DE GIROLAMO» – Il «Caso De Girolamo» scoppia nei primissimi giorni del 2014, quando Il Fatto Quotidiano pubblica una serie di registrazioni effettuate da Felice Pisapia, dirigente dell’Asl di Benevento oggi indagato per peculato e appalti truccati all’interno della sanità della città campana. I fatti che vedono coinvolta la De Girolamo risalgono all’estate del 2012, quando l’attuale ministro era ancora una deputata del Pdl. Si parla di alcune nomine all’interno dell’Asl di Benevento nonostante la De Girolamo non avesse – e non abbia tuttora – nessun’incarico attinente alla Sanità. Tra gli argomenti discussi c’è anche la concessione di un appalto di un bar all’interno dell’ospedale, la cui gestione sarebbe poi stata affidata a Giorgia Liguori, cugina della De Girolamo. Nel corso della discussione, l’attuale ministro usa espressioni colorite riferendosi a diversi personaggi politici del beneventano e annuncia anche di mandare ispezioni a sorpresa al Fatebenefratelli per dimostrare alla gestione dell’ospedale di «avere il comando»:
Facciamogli capire che un minimo di comando ce l’abbiamo. Altrimenti mi creano coppetielli con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo
Guarda le foto:
LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO NUNZIA DE GIROLAMO – Diventate pubbliche, le registrazioni di Pisapia creano l’ennesimo terremoto all’interno del governo: Nunzia De Girolamo ha sottolineato che quelle registrazioni erano «abusive e illegali» e annuncia di passare a vie legali contro Pisapia. Ma mentre il Pd e lo stesso premier Letta inizialmente tacciono sull’argomento, il MoVimento 5 Stelle chiede a gran voce le dimissioni del ministro e presenta un mozione di sfiducia individuale nei confronti della De Girolamo. Mozione che verrà discussa domani, quando il ministro riferirà in Parlamento.
IL «PIANO DEL PD» CONTRO LA DE GIROLAMO – Nel frattempo però la faccenda si allarga: nel corso del question time su Twitter, il segretario del Pd Matteo Renzi ha lanciato una stoccata alla De Girolamo, suggerendole l’idea delle dimissioni. Ma a far discutere sono le nuove rivelazioni di Felice Pisapia che svela l’esistenza di un «piano del Pd» per «incastrare» la De Girolamo. Al centro di questo piano ci sarebbe Umberto Del Basso De Caro, avvocato e oggi deputato del Pd, all’epoca dei fatti avversario politico della De Girolamo nel Beneventano. Quando Pisapia riferì alla De Girolamo le intenzioni di Del Basso De Caro la De Girolamo rispose: «Ma a me possono puntarmi quanto vogliono: non ho preso soldi, non ho chiesto favori» e ancora: «Ma scusami, io chiedo una banalità, l’applicazione del decreto 49. L’azienda sta pagando le cause per il 118, sta pagando un’azienda che non paga, i dipendenti stanno un’altra volta oggi sotto all’Asl, i medici vengono continuamente da me». Eppure a Servizio Pubblico di ieri, si parla di queste intercettazioni come di proprietà dell’avvocato della De Girolamo. Quella di domani sarà l’ultima puntata?
(Photocredit: Getty Images)