Le automobili in leasing per i privati

QUALCHE CONTO – Intanto partiamo dall’ammontare del maxicanone iniziale: 2500 euro. E già s’iniziano a nutrire dubbi. Il maxicanone finale è di 6.202 euro, che ricordiamo verranno pagati per una vettura che avrà già due anni. Un po’ come comprarla usata, se consideriamo la svalutazione del 20 per cento appena acquistata più un altro 20 per cento per anno. Del resto il prezzo chiavi in mano è di 10.077 euro, Ipt esclusa. Quindi i conti tornano. La chicca arriva dopo. Sommando rate e riscatto finale si scopre che il consumatore dovrà a Smart 8.898 euro comprensive di spese d’istruttoria, pari a 363 euro, oltre al bollo da 14,62 ed il Rid da 2,66 da pagare ad ogni rata. Il tutto ovviamente Iva inclusa. Ok, manca un pezzo. Ed i 2.500 euro di anticipo? Eccoli. 8.898 + 2.500 = 11.398. Vi abbiamo presentato il primo caso di macchina che viene pagata più del suo valore a soli due anni dall’acquisto. Merito del tan fisso al 6,40 per cento e del taeg al 10.34. La restituiamo prima? Ok, togliamo dagli 11,398 la maxirata finale da 6.202: 5196 euro per una macchina tenuta due anni.

IL LEASING TARGATO MERCEDES – Il tutto salvo approvazione di Mercedes – Benz Financial Services. E rimaniamo in casa della stella a tre punte. A Stoccarda si sono inventati una formula innovativa, chiamata Drive Pass, ovvero un leasing aperto a tutti e che riguarda tutti i modelli. Il funzionamento è lo stesso di quello previsto da Smart ma l’importo e la durata delle rate cambia a seconda della vettura scelta. Andiamo con una Classe B:

COSTA COME UN NUOVO ED UN USATO – Il valore di mercato del modello in questione, una B180 Efficency, è di 21.862 euro inclusive di Ipt. Mercedes propone un anticipo di 4,200 euro ed un finanziamento di 24 mesi o 40 mila chilometri di 249 euro per 23 canoni, quindi 5.727 euro, grazie al Tan al 5,99 per cento ed il Taeg al 7,74. Il riscatto finale è di 13,810 euro, per un totale quindi di 23.737 euro ai quali vanno aggiunti i 363 di apertura pratica, i 14,62 di bollo ed i 2,66 di Rid per ogni incasso. Questi due esempi cosa indicano? Come è visibile dai siti si cerca di dire a tutti, anche a coloro che generalmente non comprerebbero una Mercedes, che si può fare perché i prezzi sono bassi. Già, poi si fa un conto delle spese complessive e si capisce che le cose stanno in maniera differente. Quasi conviene aspettarla usata dopo 3-4 anni.

IL TASSO ZERO DI OPEL – Terzo esempio. Da qualche giorno Opel ha iniziato un battage pubblicitario particolarmente aggressivo relativo alla possibilità di finanziare l’acquisto di un’auto nuova a tasso zero. Nello specifico l’offerta riguarda le vetture “Gpl Tech”, quindi con doppia alimentazione per una rata che parte da 99 euro al mese. Prendiamo ad esempio la vettura che offre questa possibilità, ovvero l’Opel Corsa.

Partiamo dal messaggio: 26 euro per un pieno di Gpl (al quale sommiamo il costo della benzina che va nell’altro serbatoio), nessuna manutenzione straordinaria e 1,200 chilometri di autonomia. Poi andiamo a spulciare nel dettaglio per capire cosa ci propongono i costi. Il prezzo promozionale della vettura è di 11,550 euro mentre le rate da 98.89 euro sono 35, per un totale di 8,006 euro, maxirata finale è di 4,389 euro inclusa. Poi ci sono i 300 euro di istruttoria -esclusi- i 14,62 euro della marca da bollo, i 3,50 euro dell’incasso rata, le periodiche di 3 euro e l’attivazione del contratto che vale un euro. Sommiamoci l’anticipo di 4000. E’ vero, è a tasso zero con un Taeg da 2,57 euro. Ma se sommiamo tutto scopriamo che ma se sommiamo le tre voci scopriamo che la macchina ci viene a costare 12,306 euro. 800 euro in più, niente da dire. Ma anche qui dopo tre anni paghiamo il valore di una vettura che qualcuno potrebbe già venderci come usata.

LE TRE POSSIBILITA’ DI FORD – Infine analizziamo un’altra tipologia garantita da Ford, chiamata “idea Ford”.

L’esempio è relativo all’acquisto di una nuova Fiesta. Secondo questo programma la sezione tedesca della casa americana consente, secondo le intenzione, di guidare un veicolo nuovo ogni due o tre anni “sfruttando al meglio le proprie capacità finanziarie”. Anche qui esiste la formula dell’anticipo con 24 o 36 rate ma alla fine del periodo si può scegliere tra tre opzioni. Prima dell’acquisto la casa comunica quello che verrà la macchina dopo due-tre anni e questo potrà servire per la valutazione finale dell’offerta. Allo scadere delle rate si può scegliere se rinnovare il contratto per un’altra Ford, tenersi la macchina pagando la maxirata finale, magari con un nuovo finanziamento o restituire la macchina.

ECCO COME STANNO LE COSE – Quindi, parlando di una Ford Fiesta, avremmo 24 rate da 281,31 euro con un anticipo di 1800 ed un saldo finale di 5,052 euro pari al valore ipotizzato dell’usato. Questi confronti ci dimostrano però tutte le difficoltà di pervenire all’acquisto di un’auto nuova e la motivazione di questa riflessione la si trova nella maxirata finale. Anzi, paradossalmente Ford ci spiega come stanno realmente le cose. Le case chiedono agli automobilisti di pagare alla fine il valore presunto dell’auto al termine del finanziamento. Ma a questo punto un automobilista può contare su una compravendita da un privato spendendo effettivamente quei soldi per una macchina che non ha pagato prima. Insomma, perché devo pagare due volte una vettura, la prima per i primi due anni e la seconda per il resto della sua vita?

IN ATTESA DELLA CRESCITA – Le case però cercano di fare quanto più in loro potere per incentivare l’acquisto, spalmando anche il costo del debito. Ma è necessario ricordare che ad oggi il prezzo di un’automobile media è diventato insostenibile per la maggioranza degli italiani e lo dimostrano i dati di vendita comunicati lo scorso due gennaio. Finché la mia “vecchietta” va bene non vedo perché debba cambiarla. Le case si sono accorte del trend e cercano di correre ai ripari pubblicizzando offerte interessanti ma solo in apparenza. Probabilmente anche questo settore dovrà aspettare la ripartenza ma in attesa del momento tanto agognato si dovrà andare avanti con quel che si ha, sperando che tutte le auto del mondo si rompano allo stesso momento. Allora si che il mercato tornerà a crescere.

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