Il MoVimento 5 Stelle Abruzzo e il candidato presidente che non c’è
19/01/2014 di Stefania Carboni
Li avevamo lasciati con un po’ di caos e con querele partite da parte di alcuni attivisti. Ora in Abruzzo ci si prepara alle elezioni regionali (e non solo) mentre si aspetta ancora la certificazione delle liste coi nomi dei candidati consiglieri, da parte dello staff nazionale del MoVimento 5 Stelle. Nel mentre però non mancano le persone che si sfilano dalla corsa: due dalla provincia di Pescara, mentre a Chieti starebbero rifacendo tutto.
LE DIMISSIONI, LA CORSA E LA ROSA – Lo scorso luglio si sono tenute le assemblee provinciali per decidere i candidati che in lista alle Regionali. Allora non c’era tempo da perdere, ma una volta slittata la data delle elezioni si è sempre chiesto di più chi fossero i nomi dietro la corsa alla Regione. Le percentuali 5 Stelle in Abruzzo sono alte (25-28%). Una sfida, dopo lo scandalo della ricostruzione all’Aquila, che potrebbe rivelarsi interessante. Nella circoscrizione di Pescara, contestata da parte della base sono stati stati scelti Massimo Di Renzo, Massimo Melizzi, Raffaella Di Giovanni, Manuela Capitanio, Serena D’Incecco e Manuel Anelli. Manuela Capitanio però si è sfilata dalla corsa. Lo annuncia con un post sul blog di Beppe. Chiarendo i perché:
Salve signori, dopo svariati mesi passati a valutare il gruppo che si è creato per correre alle regionali di maggio mi sono resa conto di non poter partecipare alle elezioni regionali come candidata del movimento. Con questo non sto dicendo che abbandono il movimento stesso ma ho realizzato che potrò fare molto di più partecipando dalla seconda linea e metterò comunque a disposizione le mie competenze per aiutare il movimento a raggiungere gli obiettivi di rivoluzione culturale che ci siamo prefissati. Non sono mai stata interessata a fare carriera politica e chiedo scusa al gruppo di Cepagatti che mi ha dato fiducia votandomi alle primarie on line fatte per esprimere il candidato del nostro gruppo. In questi ultimi giorni sono stata contattata da molti cittadini, l’opposizione e l’amministrazione comunale del nostro paese che mi invitano a fare iniziative proprio per la nostra comunità così da rispettare gli oltre 500 cittadini che diedero fiducia a un gruppo di ragazzotti sconosciuti e un po disorganizzati che ci hanno messo la faccia, mentre altri diffamavano e scappavano in altri gruppi per poi neanche votare movimento. Anche per il fatto di vedere delle chiare possibilità di fare progetti seri nel mio territorio che ho preso questa decisione rispettando uno dei principi fondamentali che ci contraddistingue e cioè “una persona una carica”.
e ancora…
Per me sarebbe troppo difficile coordinare lavoro, progetti comunali e campagna regionale quindi ho preso questa decisione IRREVOCABILE di lasciare il mio posto a chi ha più tempo e meno impedimenti. Detto ciò mi auguro che coloro che hanno l’onore di correre con i nostri colori tornino a fare ciò che ci ha portato un’enorme successo a Febbraio 2013 e cioè coinvolgere disinteressatamente tutta la cittadinanza a questa rivoluzione culturale che non può morire sotto i colpi di personaggi con un ego spropositato e un arrivismo degno dei peggiori politici che ci hanno governato fino ad ora. Non abbiate paura di aprirvi al prossimo, a nuove idee a nuovi progetti e cercate di far partecipare tutti alla formazione di un programma il più condiviso possibile. La rete è fondamentale per questo, tornare a coinvolgere la rete è necessario per avere idee di scienziati, premi nobel, economisti di rango ma anche contadini,disoccupati, casalinghe ecc. Un’idea geniale può venire da chiunque, la presunzione di saper risolvere tutto in una stanza non è da noi. Facciamo rete, coinvolgiamo le persone, teniamole informate e vedrete che il virus continuerà ad espandersi. Grazie per l’attenzione e buona fortuna per tutto.
Gettonato per il nome di governatore è (secondo la stampa locale) l’architetto Attilio Falchi. A breve il placet da Milano, mentre Carlo Spatola Mayo (consigliere comunale di Spoltore) ha affermato che non ci sono dissidi interni (dal minuto 14.00):
Il candidato presidente non è ancora deciso. Ogni provincia dovrà indicare uno. Da qui ci sarà una rosa dei 4 votabile poi sul portale nazionale. Non ci saranno facce per le province (il MoVimento è per la sua abolizione). «Rimane il fatto – spiega un utente certificato – che i certificati abruzzesi non sono stati avvisati delle candidature come accade per i comuni. Cioè, arriva una mail e invita i certificati e attivisti ad aggregarsi perché le elezioni si avvicinano».
DISCARICA ED INTERROGAZIONI – Si è tranquilli? Non proprio. Nel mentre nel mirino finiscono le interrogazioni di alcuni parlamentari abruzzesi. Fabio Blasioli (inizialmente incluso nella corsa) chiede: «Vorrei conoscere dall’onorevole Daniele Del GROSSO dell’Interrogazione a risposta scritta 4-01916 Presentata al MINISTERO DELLA SALUTE in materia di ASL in riferimento alla zona di Pescara, e se possibili conoscere sia il metodo che il proponente nonché il verbale della discussione, visto che è una interrogazione che nasce in seno al M5S ed è indirizzata alla gestione della cosa pubblica della mia regione. Di seguito vorrei sapere se i certificati abruzzesi del portale nazionale del M5S ne sono a conoscenza nonché la provincia di riferimento. Ci terrei a conoscere chi le ha consegnato il lavoro o se ci ha lavorato lei e se quest’ultima fosse a nome di chi, perchè io non lo farei neanche se mia moglie fosse psicologa per rispetto del popolo italiano e poi dei certificati abruzzesi». Il problema è: come avanzare interrogazioni e concordarle con la base? Il quesito, sopratutto nella frangente “critica” del MoVimento, sta prendendo piede. Così come spuntano nomi e vecchie conoscenze. Carlo Spatola Mayo, per esempio, viene citato in un altro post in cui si chiede chiarezza. Lui, consigliere comunale, fu candidato col Pd alle comunali nel 2009. Lavora per Arpa nel controllo qualità delle acque fluviali e di scarichi idrici. Lo stesso ente che nell’ottobre 2013 ha mitigato gli allarmismi sugli sversamenti di mercurio dall’ex polo chimico Montedison di Bussi sul Tirino. Primadanoi, che ha ben seguito la vicenda, riporta le dichiarazioni del direttore generale dell’Arta, Mario Amicone:
«Il mercurio è presente nell’asta fluviale del Pescara da circa 100 anni ed è riconducibile in tutto in parte agli scarichi degli impianti cloro-soda dell’ex polo chimico Montedison di Bussi sul Tirino»
Spiega così –oggi- per dare «una corretta informazione», il direttore generale dell’Arta, Mario Amicone, dopo aver letto gli articoli che riportano la notizia di livelli di mercurio che superano di gran lunga la soglia massima dalla legge. «L’allarmismo non è giustificato», dice Amicone, quindi non si tratta di «dati shock» e la “scoperta” di chi ha guardato con attenzione i dati pubblicati sul sito istituzionale (Wwf) in realtà «non è una scoperta».
«Tengo a precisare che questi dati sono tutt’altro che clamorosi», continua Amicone, «e non costituiscono purtroppo una novità. La produzione che ha originato per circa un secolo dall’inquinamento è completamente cessata dal settembre 2008. La completa rimozione dei vecchi impianti e delle apparecchiature interne (42 celle) è avvenuta nell’ottobre 2011. Gli impianti esterni del reparto mercurio sono stati rimossi nel corrente 2013»
E ora qualche attivista, alla luce dell’interrogazione presentata da Vacca, Coletti e Del Grosso sulla situazione della megadiscarica di Bussi (in cui non si avvia ancora una bonifica) ricorda il ruolo di Spatola Mayo nell’ente e la mail famigerata in cui si chiedeva una sua ricandidatura per le regionali: «ARTA .. perché Spatola Mayo non partecipa al gruppo di lavoro sulla discarica dei veleni essendo dipendente ARTA potrebbe dirci come mai in tanti anni di controlli e rilievi l’acqua che abbiamo bevuto è risultata sempre non contaminata .. dal momento della scoperta nel 2007 della discarica , nell’acqua che arriva nelle nostre case scoperti valori di 1000 volte fuori norma .. Non è che i portavoce che mandarono l’e-mail allo staff per farlo candidare alla regione stanno ancora cercando di proteggerlo? Altra cosa MOLTO SERIA NEL M5s ABRUZZO!».
«Si cerca di denunciare gravi mancanze di eletti portavoce ma si guarda il dito», commenta un attivista. Sotto si replica: «A me interessa semplicemente avere informazioni ufficiali e reali sulla situazione. Possiamo diquisire per ore sul metodo, ma non credo che si dovrebbero portare attacchi per ogni singola cosa. Qui parliamo di un interrogazione non di una proposta di legge. Per quello ti ripeto, se hanno fatto errori è giusto farglielo notate, ma forse questa mi è sembrata l’unica cosa buona fatta». Qui sotto postiamo l’impegno eticosottoscritto dai parlamentari. Nei punti 3 e 4 si parla di interazione piattaforma e attivisti. Critiche da accettare incluse:
QUESTIONE DI METODO – Unico riferimento per il voto e le decisioni è il portale nazionale. Ma quando ci sono le regionali? Ogni meetup fa da sé. Sarà, ma il rischio degli “infiltrati” c’è ed è evidente. «Le linee guida non ci sono – spiega un attivista – Prima di febbraio era un’assalto alla bandierina. Daltronde i gruppi erano minuscoli, ora la partecipazione è centuplicata. Indi per cui si devono gestire le assemblee, accontentare i primi non eletti. Se non c’è un direttivo, si vota in assemblea, si porta una truppa cammellata, l’assemblea è senza regolamento. Chi c’è c’è si vota». Oppure, come spiega: «Si forma un gruppo di 5 persone, si apre un meet up, si fanno iscritti sul portale per il voto e due anni dopo se li gioca per il suo candidato da far entrare in Parlamento». Le pecche del non esser un “partito” o i benefit sono anche quelli. Libero MoVimento in libero Stato. Si stila in attesa del dixit del Semplice Portavoce, in una terra dove sono emerse spesso alcune criticità. Filerà tutto liscio per il 25 maggio?