Il paese dove gli stipendi crescono di 160 euro
02/01/2012 di Redazione
E’ la Germania, e li aumenta ai più poveri: perché non ha avuto il Caf e Berlusconi
Nel 2011 il numero di occupati in Germania ha stabilito un nuovo record. Superando, per la prima volta, quota 41 milioni, esattamente la meta’ sugli 82 milioni di abitanti della Germania.
L’INCREMENTO – I dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica dicono che nel 2011 l’incremento e’ stato in particolare di 535mila unita’ (+1,3% sul 2010) con il tasso di disoccupazione che, grazie alla ripresa, e’ sceso sotto il 7%, ai minimi degli ultimi 20 anni. In base agli ultimi sondaggi condotti all’interno dei gruppi dirigenti della grande indstria tedesca il 2012 non sar poi cos terribile come annunciato. Nessuno sembra credere alla possibilit che l’Eurocrisi scateni una nuova recessione. Molte aziende appaiono anzi intenzionate a sfruttare il momento congiunturale per dare vita ad una nuova crescita. Certo non si pu sperare che l’anno appena iniziato porti la stessa impennate negli indici di crescita di quello da poco concluso; Franz Fehrenbach, vertice di Bosch, prevede che vi sia un “Rallentamento dell’economia, abbindato tuttavia ad una sostanziale tenuta”. L’elemento essenziale per la Germania che, a differenza del 2009, la crisi ha lasciato intatte alcune aree di sviluppo verso cui possibile canalizzare un maggiore flusso di esportazioni.
LA BUNDESBANK – La Germania però deve proseguire nella sua azione di consolidamento del bilancio pubblico per continuare a dare ‘il buon esempio’ ai suoi partner europei. Lo chiede il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un’intervista al quotidiano tedesco Tagesspiegel. ‘La Germania ha una particolare responsabilita’, come un pilastro della stabilita’ dell’unione monetaria – ha aggiunto Weidmann, spiegando che il paese ‘non deve diminuire i suoi sforzi’ per raggiungere il pareggio di bilancio. ‘La pausa per l’azione di consolidamento (di bilancio) prevista per quest’anno non e’ convincente, date le prospettive di crescita’, ha detto poi detto il presidente della Bundesbank, secondo il quale la Germania dovrebbe dare invece ‘un buon esempio’.
GLI STIPENDI – Ma la notizia più buona è che ci sarà una busta paga piu’ pesante per i tedeschi nel 2012, che si ritroveranno in tasca 160 euro in piu’ all’anno. A tanto ammonta il calcolo fatto dalla ‘Sueddeutsche Zeitung’ sulla base delle facilitazioni entrate in vigore con l’anno nuovo, in particolare la riduzione dal 19,9 al 19,6% dei contributi pensionistici da ripartire a meta’ tra datori di lavoro ed occupati. Grazie a questa misura ogni lavoratore si ritrovera’ in tasca al netto 60 euro in piu’, mentre gli altri 100 euro aggiuntivi derivano dall’aumento delle detrazioni fiscali per vari tipi di previdenza individuale. Ad approfittare di questa piccola manna saranno le persone con un reddito annuo lordo compreso fra 24mila e 66mila euro, mentre per chi guadagna di piu’ il beneficio non superera’ i 65 euro all’anno.