Javier Fernández: il pattinatore olimpico che dice ai gay di non mostrare i propri sentimenti

«È meglio che gli omosessuali siano un po’ più accorti in questi giorni dei Giochi e dopo proseguano con la loro vita». A dirlo, in un’intervista per El Mundo, è Javier Fernández, stella del pattinaggio artistico maschile e portabandiera per la Spagna ai Giochi Invernali di Sochi. Fernández, che questa sera sfilerà in testa alla delegazione spagnola, ha raccomandato agli atleti omosessuali di «non mostrare apertamente i propri sentimenti».

Javier Fernandez portabandiera spagna
Javier Fernández

«BISOGNA RISPETTARE LE LEGGI DEL PAESE OSPITANTE» – «I Giochi sono sport e non politica. Io ho la mia opinione e non mi metto nella testa di ognuno, benché credo che bisogna rispettare le leggi del paese che si visita» – ha spiegato il pattinatore alla domanda sulla legge «anti-gay» russa, che punisce la «propaganda» omosessuale verso i minori.

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JAVIER FERNÁNDEZ, IL CAMPIONE – Terzo del ranking mondiale del pattinaggio artistico, a Sochi Javier Fernández aspira a una medaglia, ma ha assicurato che ci possono essere delle sorprese. «So che posso farlo, conosco la strada che ho percorso per arrivare fino a qui, io stesso mi esigo di stare sul podio, ma bisogna guadagnarselo sul ghiaccio – ha sottolineato il due volte campione d’Europa – La chiave è il primo minuto e mezzo. Lì si concentrano i salti più potenti, le combinazioni… perché siamo riposati, è lì che se commetti una errore grave, se cadi, addio ad un grande risultato».

 

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LA DELEGAZIONE SPAGNOLA PIÙ NUMEROSA DI SEMPRE – Il campione iberico porterà oggi la bandiera spagnola nella cerimonia di inaugurazione dei Giochi vicino ad altri 19 connazionali: si tratta della delegazione spagnola più numerosa della storia dei Giochi Invernali. «È vero che molti spagnoli devono vivere all’estero, che la strada è complicata ma… Il nostro lavoro continua a dare i suoi frutti». E di Sochi, Fernández dice: È fantastica. È molto differente da Vancouver, qui praticamente hanno costruito tutto da zero ed è incredibile».

(Photocredit: Getty Images)

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