Il paziente creduto morto che si risveglia all’obitorio
13/01/2014 di Dario Ferri
Le autorità keniote hanno aperto un’indagine su un caso di risveglio in camera mortuaria di un paziente dichiarato morto. Si tratta del 24enne Paul Mutora, pochi giorni fa ricoverato in condizioni critiche presso il Naivasha District Hospital, a Nord Ovest della capitale Nairobi, dopo aver bevuto veleno insetticida in quello che sembra un tentativo di suicidio.
PANICO ALL’OBITORIO – A quanto si apprende il personale dell’ospedale è rimasto di stucco dopo aver sentito strani rumori provenienti da una stanza vicina all’obitorio, e soprattutto dopo aver, subito dopo, scoperto che il presunto cadavere in realtà era ancora vivo e vegeto. Le ricostruzioni parlando di addetti che dallo spaventi sono letteralmente scappati dalla camera. A provare a dare una spiegazione all’errore dei medici è stato Joseph Mburu, uno dei dirigenti dell’ospedale, il quale ha affermato che la sensazione ingannevole di morte apparente può essere stata generata a volte dai farmaci anti-veleno somministrati al paziente. «Tra gli effetti dell’atropina – ha affermato Mburu – c’è il rallentamento della frequenza cardiaca e la dilatazione delle pupille. E questo può indurre a pensare che il paziente sia morto».
PARENTI IN VISITA – Mutora, riferiscono i media locali e internazionali che hanno ripreso la notizia, avrebbe tentato di togliersi la vita dopo un litigio con il padre. Dopo il risveglio dalla morte apparente il 24enne avrebbe poi chiesto scusa al genitore per il suo gesto. Durante la sua permanenza in obitorio i parenti avevano già cominciato le visite per l’ultimo saluto. Poche ore più tardi sono state richiamate per essere avvertite dell’errore.