Il rapper pestato perché ironizza sulla “Cagliari da bere”

“Cagliarifornia”, è questo il titolo della canzone con cui alcuni rapper sardi hanno deciso di descrivere la propria città, Cagliari. Ha ottenuto quasi duecentomila visualizzazioni e non risparmia nessuno, prende per i fondelli la bella vita dei cagliaritani facendo nomi e cognomi e citando nomi di locali e calciatori. Inutile dire che il pezzo rap ha infastidito qualcuno e dopo le minacce di querela – che hanno portato alla sua rimozione da Youtube –  si è arrivati alle mani. Sabato notte infatti Chaves, uno dei rapper che ha partecipato al video è stato circondato da degli sconosciuti e malmenato intorno alle tre di notte, riporta Dagospia. Sul suo profilo Facebook il rapper in un primo momento si è sfogato: «Ma quanto siete falliti? Prendermi alle spalle in 3, per di più incappucciati? Voi siete uomini? SIETE 3 SCEMI. e tutto perchè? per una canzone. TANTO I NOSTRI NUMERI NON LI FARETE MAI. E appena scopro chi siete non avrete più da contare le nostre Views ma da contare la gente che vi trovate sotto casa. vediamo chi è più pazzo», si legge in un post del 1° giugno.

Oggi invece il cantante, dopo aver raffreddato i bollenti spiriti, ha raccontato brevemente quello ce gli è successo, aggiungendo di non voler sporgere denuncia per l’accaduto:

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CAGLIARIFORNIA – Il video, dopo essere stati rimosso da Youtube, è ricomparso in bassa qualità. Chaves è l’autore del ritornello «E mi ritrovo, fuori città, bikini e bicchieri, Cagliarifonia. Bar giardino, 5 del mattino, e se restiamo fuori svegliamo il tuo vicino.Tu in dieci ore voli in America, io in dieci minuti Cagliarifornia». Nel brano viene insultata anche la figlia del presidente del Cagliari Massimo Cellino, vi è una rima dedicata a Radja Nainggolan e se si guarda bene nel filmato appare anche Victor Ibarbo, che gioca nella squadra rossoblu. Chaves ha dichiarato che «noi non volevamo offendere nessuno, semmai fare ironia su una città che ha un tenore di vita più alto di quello che si potrebbe permettere. Comunque sia questa è la voce del popolo: può non piacere ma noi abbiamo il diritto di esprimerci. Alle botte rispondiamo con la musica». Di seguito il video della canzone che ha provocato tanto scalpore.

(Photocredit: screenshot via Facebook e Youtube)

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