Il retroscena segreto nell’addio di Oscar Giannino
21/02/2013 di Dario Ferri

La Stampa, in un articolo a firma di Tonia Mastrobuoni, parla oggi di un retroscena inedito nella storia delle dimissioni di Oscar Giannino da Fare per Fermare il declino. Secondo il quotidiano dietro l’uscita di Luigi Zingales c’era un’indagine, piuttosto insistente, condotta da un giornalista italiano a Chicago. Il quale, a quanto pare, era stato sguinzagliato proprio per verificare la questione dei titoli del curriculum di Giannino:
Da tempo, infatti, un giornalista italiano si era spinto sino a Chicago per indagare sui titoli dell’ormai ex presidente del partito. Aveva contattato ripetutamente l’impiegata del Register, che sorveglia gli elenchi degli alunni, per sapere la verità. E l’impiegata, già irritata, pare, per qualche sporadico tentativo di anonimi smanettoni di inserire Giannino tra le liste online degli ex alunni, ad un certo punto ha scritto a Zingales.
I commenti della rete all’addio di Giannino:
- AFP/Getty Images
Ora, che ci fossero “anonimi hacker” al servizio di Giannino è un’astrusità logica abbastanza inverosimile per chi conosce il giornalista economico. In ogni caso la storia è questa:
Giannino, ripetendo un po’ ovunque la storia del master a Chicago, aveva anche accostato il suo nome a quello del professore italiano che insegna a Chicago. E il giornalista lo aveva raccontato all’impiegata dell’università. Errore fatale. L’impiegata della prestigiosa università dove insegnò Milton Friedman, che ha battezzato la corrente di pensiero neoclassica e che vanta tra i suoi ex allievi altri grandissimi nomi come Gary Becker o Richard Posner, ha scritto a Zingales proprio per segnalargli che un tale stava facendo ricerche su Giannino, presunto ex allievo della sua università.
A questo punto, secondo la ricostruzione, Zingales ha deciso di smarcarsi perché sapeva dell’arrivo della “mazzata” su Giannino.