Il sito che organizza matrimoni per uomini soli (e disabili)
16/09/2013 di Valentina Spotti
«Vuoi sposarti? Ti assistiamo fino al matrimonio… con donne asiatiche. Sapranno amarti e prendersi cura di te». La foto è eloquente: sul ponte di un traghetto, un uomo seduto su una sedia a rotelle sorride all’obiettivo mentre una donna dai tratti orientali gli circonda le spalle con un braccio.
MATRIMONIO ASIATICO – È il banner pubblicitario comparso da qualche tempo su diversamenteagibile.it, sito che si occupa di turismo accessibile per i disabili e per le loro famiglie. Il banner è comparso già da qualche settimana e, com’era prevedibile, non ha mancato di attirare l’attenzione. Cliccando sulla pubblicità si viene reindirizzati al sito matrimonioasiatico.it, un’associazione di Napoli che funziona un po’ come sito di incontri a scopo matrimonio. Con un’unica differenza: a differenza delle altre piattaforme, qui le ragazze non si iscrivono ma «vengono selezionate», e gli uomini possono «visionare il catalogo» per poi contattare l’associazione e procedere all’incontro. Nella presentazione del sito di legge:
Siamo un’associazione che ha sede in Napoli che si propone come scopo la creazione e la valorizzazione della famiglia e che si rivolge a quegli uomini single che hanno visto frustrato il loro desiderio di coronare il loro sogno e di offrire loro quindi un’importante ed insperata alternativa. Abbiamo selezionato le “nostre” donne e garantiamo per la loro moralità e genuinità di valori e ti accompagneremo nel giro di poche settimane fino al matrimonio con una donna dalle eccezionali qualità, con la loro capacità di amare e prendersi cura in ogni aspetto del proprio marito.
UN ANGELO DEL FOCOLARE TUTTO PER TE – Insomma, angeli del focolare pronte a occuparsi del proprio uomo, dalla moralità integerrima e pronta a convolare a nozze. L’associazione pensa alle scartoffie lasciando liberi i futuri sposi di andare all’altare senza pensieri:
Il servizio inizia con la presentazione di profili compatibili con le tue richieste ed, una volta effettuata la tua scelta, ci attiviamo comunicando con la nostra iscritta prescelta presentandoti, facendoti e facendovi conoscere. Quindi possiamo andare oltre e curare la pratica burocratica con la documentazione da preparare per la celebrazione del matrimonio. Che verrà celebrato di norma presso l’ambasciata del paese di residenza della sposa. A questo punto siamo pronti per partire ed il tuo sogno si sta per avverare.
PER «UOMINI SOLI E DELUSI» – C’è anche un ricco «book» delle ragazze disponibili, tutte tra i 20 e i 35 anni, di cui si sottolinea l’appartenenza alla fede cattolica, la loro «innata dolcezza» e la sincera disponibilità ad amare il suo uomo per creare «una famiglia stabile e felice». Anche alla persona meno cinica del pianeta potrebbe essere sfiorato dal dubbio che, dietro a tutto ciò, ci potrebbe essere poco romanticismo e molto interesse. La domanda e l’offerta, in un certo senso, si incontrano perfettamente: da una parte uomini italiani soli che desiderano mettere su famiglia, dall’altra donne che cercano la cittadinanza. C’è un però: sul sito matrimonio asiatico non si parla di disabili, ma, più genericamente, si rivolge a «uomini soli, delusi sentimentalmente, desiderosi di essere amati». Quindi, il banner sarebbe stato appositamente creato dall’associazione per apparire su diversamenteagibile, andando a intercettare quel target specifico ed esasperando la presentazione del sito: uomini soli in cerca di una compagna disposta ad amarlo e a prendersene cura. Perfino i «valori cristiani» sono riassunti nella croce che l’uomo porta al collo.
MATRIMONI COMBINATI PER DISABILI? – Sulla questione era intervenuto anche Redattore Sociale alle fine di agosto, che aveva incontrato Carlo Niro, il pomotore di matrimonioasiatico.it, raccontando anche che i primi matrimoni celebrati grazie a questo servizio hanno avuto come protagonisti due disabili campani, entrambi sulla quarantina. Pur non rivolgendosi esplicitamente ai disabili, quindi, il servizio sembrerebbe quindi funzionare soprattutto nei confronti di questa particolare utenza. Niro, infatti, lavora nell’ambito delle cooperative sociali operanti nel campo della disabilità e, diceva, ha «avuto modo di toccare con mano il desiderio di affettività e la frustrazione di non trovare una compagna presente in molti uomini con disabilità»; mentre, per quanto riguarda le spose, Niro aveva assicurato che «la loro molla principale non era quella economica» e che la disabilità del futuro sposo non rappresentava un «problema».
Per contro, sempre qualche settimana fa, era arrivata la risposta di Maximiliano Ulivieri, proprietario del sito diversamenteagibile.it, dove era comparso il banner. Su La Stampa, Ulivieri aveva chiarito che il banner sul suo sito era comparso dopo che matrimonioasiatico.it ha regolarmente comprato uno spazio pubblicitario. Riguardo all’iniziativa, aveva detto:
Si può dire che, magari non è la soluzione ideale (non solo per le filippine, ma anche per i disabili…(tra l’altro ci si dimentica delle donne disabili) ma è giusto sollevare la questione sulle difficoltà relazionali (non solo dei disabili ma anche di anziani, brutti (nei canoni culturali della società in cui viviamo, ecc.) e sulle conseguenze psicofisiche relative all’assenza di contatti, abbracci, ecc. Nessun pregiudizio verso le ragazze filippine ma è più corretto (se si pensa di aiutarle a sfuggire la miseria o mariti maneschi) darle delle opportunità lavorative come assistenti familiari, badanti e lasciare l’aspetto emotivo/sessuale/relazionale magari alle future assistenti sessuali. Così sembra un matrimonio più di comodo (magari per la cittadinanza). Comunque, se tutto è ovviamente legale, non glielo vieto.