L’uomo che trasforma i cadaveri in diamanti
14/01/2014 di Dario Ferri
Trasformare i morti in pietre preziose. Più esattamente: le ceneri dei defunti in diamanti. È la missione e il business dell’imprenditore Rinaldo Willy, 33 anni, fondatore e amministratore dell’innovativa azienda funebre con sede in Svizzera Algordanza, specializzata nel profittevole e sorprendente processo di trasformazione dei cadaveri in materiale duraturo e indistruttibile.
DALLA CENERE ALLA PIETRA PREZIOSA – «Algordanza – fa sapere il sito web dell’azienda – produce in Svizzera diamanti certificati dalle ceneri di cremazione delle persone care scomparse, in memoria della loro unica e splendida vita». Il processo di lavorazione è complesso e costoso. Il prezzo per la trasfigurazione varia tra i 4.500 e i 6mila franchi svizzeri (tra i 3,600 e i 16.200 euro al cambio attuale). Ecco cosa avviene nei laboratori Algordanza dopo aver ricevuto el ceneri ed aver compiuto le necessarie analisi su di esse:
Attraverso procedimenti chimico/fisici viene estratto il carbonio che sarà l’elemento essenziale da cui si svilupperà il diamante (tutti i diamanti, infatti, sono formati da un reticolo cristallino tridimensionale costituito da atomi di carbonio). Il carbonio, sottoposto a pressioni e temperature elevate, si trasforma in grafite. La grafite è la sostanza che, all’interno di speciali macchinari, darà vita al diamante. La grafite, sottoposta alla temperatura di circa 2.500 gradi centigradi e alla notevole pressione di più di 60.000 bar, si trasforma in diamante nel corso di varie settimane. I macchinari utilizzati sono localizzati in Svizzera e sono di fabbricazione Russa. Taglio e pulitura del diamante grezzo sono eseguiti da personale esperto in taglio dei diamanti. Viene eseguito un rigoroso controllo della qualità ed emesso un certificato sul quale sono riportati i dati di purezza, peso, taglio e colore del diamante oltre alle informazioni relative alle analisi chimiche eseguite inizialmente, confermando il legame tra diamante e ceneri.
Su richiesta del cliente, infine, è possibile realizzare un’iscrizione con micro incisione al laser sul diamante.
MERCATO FLORIDO – L’impresa imprenditoriale sembra godere di un mercato di riferimento florido. Sono circa 850, infatti, i corpi che ogni anno entrano nei laboratori per essere trasformati in diamante. Una pratica che, secondo l’azienda protagonista, potrebbe essere utile per evitare il sovraffollamento dei cimiteri. «I diamanti sono preziosi, puri puliti – ha spiegato Willy -. I cimiteri sono luoghi pieni di troppe tombe, molto spesso trascurati, e dove non si può avere un reale rapporto con i morti. Mi piaceva l’idea di rendere i morti qualcosa che si può toccare e godere alla vista. Mi piace anche il fatto che un diamante rimane, può essere mantenuto e tramandato di generazione in generazione». Come a dire: anche il ricordo vive la sua rivoluzione industriale.