Inps: in forte calo le nuove pensioni nel 2016
12/01/2017 di Redazione
Le nuove pensioni erogate nel nostro Paese calano nel secondo semestre del 2016. La tendenza alla diminuzione si è leggermente attenuata rispetto al primo semestre dell’anno ormai conclusosi, ma è rimasta una flessione piuttosto pronunciata nei confronti della seconda metà del 2015. Gli effetti del prolungamento dell’età pensionabile introdotto dalla riforma Fornero continuano a palesarsi.
IL CALO DELLE NUOVE PENSIONI NEL 2016
Nell’Osservatorio Inps sul monitoraggio sui flussi di pensionamento è evidenziato il calo delle nuove pensioni liquidate dall’istituto guidato da Tito Boeri. Nel 2016 i nuovi assegni previdenziali sono stati 443477, in diminuzione del 22,19% rispetto alle nuove pensioni erogate nel 2015, 570002. Nel 2016 sono scattati sia l’aumento dell’aspettativa di vita, che ha prolungato di 4 mesi l’età pensionabile per tutti, sia i nuovi requisiti per le donne. L’età di pensionamento per le lavoratrici femminili è passata da 63,9 a 65,7 anni. Il calo è stato meno pronunciato nel secondo trimestre perché hanno potuto accedere alla quiescenza lavorativa coloro i quali erano stti bloccati nei primi mesi dell’anno. Nei primi sei mesi del 2016 l’Insp aveva osservato una flessione del 34%.
QUANTI SONO I PENSIONATI IN ITALIA
Secondo l’ultimo aggiornamento Istat, relativo ai dati del 2015, i pensionati in Italia sono 16259491. Erano 80 mila in meno rispetto al 2014, e 600 mila in meno sul 2008. La contrazione sarà costante anche nel 2016, ed è stata provocata in primis dalla riforma previdenziale del Governo Monti che porta la firma del ministro del Welfare Elsa Fornero. Il reddito pensionistico lordo dei pensionati italiani è di poco superiore ai 17 mila euro. Istat stima il reddito netto medio delle famiglie con pensionati è di 28.410 euro, circa 2 mila euro inferiore a quello delle famiglie senza pensionati (pari a 30.460 euro).