Intercity, 84 treni a rischio taglio in tutta Italia: quali sono

Se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non firmerà un contratto-ponte verrà interrotta la circolazione di 84 treni Intercity. Di conseguenza, diverse regioni come Liguria, Calabria, Sicilia e Puglia, sprovviste di linea ad alta velocità rischiano di perdere il collegamento ferroviario con Roma e Milano. È l’allarme lanciato in questi giorni dall’associazione Assoutenti. Ne parla Maurizio Tropeano sulla Stampa:

Il contratto di servizio per il trasporto universale sovvenzionato dallo Stato è scaduto il 31 dicembre 2014. Nel corso di quest’anno gli Intercity hanno viaggiato in regime di proroga ma il governo, fino ad oggi, non ha ancora pagato un cent degli oltre 200 milioni che deve a Trenitalia per i servizi svolti. Senza dimenticare che il regime di prorogatio, almeno secondo Assoutenti, non è dilazionabile e, ad oggi, quando mancano poche settimane all’entrata in vigore dell’orario invernale, non ci sono notizie sulle intenzioni del governo sul futuro di questo servizio universale che dovrebbe andare a gara.

INTERCITY, 60MILA PENDOLARI –

Il rischio, secondo Assoutenti, è che vengano penalizzati decine di comuni capoluogo, anche nelle regioni provviste di alta velocità. È il caso ad esempio di Livorno e Grosseto in Toscana. Complessivamente rischiano di restare vittima dei tagli circa 60mila pendolari giornalieri o settimanali. Riporta ancora La Stampa:

Asso-utenti ha calcolato «per difetto» che ci sono 15 mila italiani che quotidianamente utilizzano gli Intercity per recarsi al lavoro si distanze fra i 100 e i 200 chilometri mentre i lavoratori coinvolti nel «pendolarismo settimanale» sono circa 45 mila.

Quali sono gli Intercity a rischio? Secondo questa mappa de La Stampa sarebbero per esempio quelli fra Reggio Calabria e Taranto, Reggio Calabria e Roma, e Milano e Reggio. E se la Calabria piange, non va meglio per la Puglia, che vedrebbe sparire alcuni collegamenti con Bologna da Lecce e da Bari. Anche Genova rischia di vedere pesantemente penalizzati i suoi collegamenti con Milano e Torino.

INTERCITY, NODO COPERTURE –

Ma c’è una soluzione al problema? Assoutenti ha scritto a tutti i parlamentari. E fonti parlamentari fanno sapere che l’allarmismo è infondato:

Fonti del ministero, però, parlano di un allarmismo infondato e che sono state programmate riunioni tecniche per trovare le soluzioni adatte per risolvere il problema. In sostanza si cerca di capire se sia possibile concedere una nuova proroga del servizio oppure sia più utile uno strumento diverso, magari proprio un nuovo contratto ponte in attesa della gara. Ma il nodo centrale è trovare i fondi per finanziare il servizio universale.

(Foto di copertina: Ansa / Angelo Carconi)

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