“Io pedofilo, vi racconto come adescavo le mie prede”
20/06/2012 di Dario Ferri
Cosa c’è nella mente di un pedofilo? Il diario di un anziano assassinato per la sua passione con i bambini fornisce uno sguardo unico su questa personalità disturbata, che compiono uno dei crimini più odiosi che ci sia.
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PEDOFILO BENEFATTORE –Hans G. era uno svizzero emigrato in Brasile a inizio degli anni novanta. Dopo poche settimane dal suo arrivo l’elvetico, all’epoca cinquantenne, iniziò a scrivere un suo diario. I suoi ricordi scritti sono stati fondamentali per capire chi fosse Hans G. . L’uomo era un pedofilo seriale, che molestava le giovani ragazze sotto mentite spoglie. Ricco manager dell’industria farmaceutica, lo svizzero pedofilo si faceva chiamare Jean Pierre nel paesino brasiliano dove aveva messo radici. Nel nuovo contesto dava libero sfogo alla sua sfrenata passione per le giovani adolescenti, quasi tutte minorenni, la cui conquista veniva annotata sul suo diario. L’aver rotto il tabù della giovane età ha portato poi il pedofilo a concentrarsi anche sui giovani ragazzi. Hans G. è stato ucciso a coltellate, e il suo delitto non è stato risolto, ma la causa dell’omicidio risiede nella sua sfrenata attività pedofila. Quando la polizia ritrovò il corpo, dopo alcuni giorni dalla sua morte, la televisione era sintonizzata su un canale pornografico, e la scena del delitto appariva essere stata teatro di un precedente rapporto sessuale.
ANNOTAZIONI PERVERSE – Il diario di Hans G. è pieno di resoconti delle sue prede, conquistate sostanzialmente grazie al denaro. Molti rapporti appaiono comprati, nel vero senso della parola, anche se il pedofilo non andava tra le prostitute. I suoi scritti sono finiti in mano alla polizia brasiliana dopo la scoperta dell’omicidio, e chi li ha tradotti dice a 20 Minuten che Hans G. ha meritato la morte. Si passa dall’esaltazione per la bella sveltina con la tredicenne Fernanda, ai 10 real consegnati ai piccoli Naldo e Paulo, che sono venuti per la prima volta con il pedofilo. “Non male per la loro giovane età”, annota con soddisfazione Hans G.
MOSTRO DELLA SOCIETA’ – Gli sconvolgenti diari del pedofilo svizzero sono stati ripresi dal sito elvetico 20 Minuten, che ha chiesto ad uno psichiatria, Lorenz Richner, di motivare le sconvolgenti azioni di Hans G. Secondo Richner la causa principale di questi comportamenti – criminali, come rimarca lo psichiatra svizzero – sono da attribuire da una parte alla profonda immaturità del soggetto, incapace di affrontare una relazione adulta. Dall’altra anche la tollerenza della società nei suoi confronti è stata decisiva, perchè nel povero villaggio brasiliano i soldi di Jean Pierre Hans G. erano molto ambiti, e gli abitanti si voltavano dall’altra parte piuttosto che affrontare la tragica realtà della pedofilia. Le vittime di Hans G. non dovrebbero aver subito violenza, anche perché l’uomo ha sempre rimarcato la loro “compravendita.” Alla fine, però, il prezzo non era più quello giusto, e il pedofilo ha trovato la morte.
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