ISIS: la fatwa in Iraq che impone di uccidere i bimbi down e disabili
15/12/2015 di Redazione
Sono i bimbi disabili l’ultimo nemico del sedicente Stato islamico (Isis), che a Mosul ha proclamato contro di loro un vero e proprio jihad. Nella città irachena, imam legati all’organizzazione hanno emesso una fatwa che autorizza a “uccidere i neonati con sindrome di Down e altre malformazioni congenite o disabili”.
ISIS, UCCISI I PRIMI BAMBINI
Lo riporta il sito Web di un gruppo di attivisti locali, ‘Mosul Eye’, secondo il quale le esecuzioni sono già cominciate e ben 38 neonati di età compresa tra una settimana e tre mesi sono stati uccisi per soffocamento o con una iniezione letale. Sempre secondo il sito, la fatwa ha trovato applicazione anche in altre zone del ‘califfato’ dell’Is, a cavallo tra Siria e Iraq. Ma non è la prima volta che i bambini disabili finiscono nel mirino dell’Is. Lo scorso febbraio il Comitato Onu per i diritti dell’infanzia ha denunciato il loro impiego per attentati suicidi o come scudi umani.
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ISIS, I DUE SORDI VIGILI URBANI CHE DIFENDONO LO STATO ISLAMICO
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, lo scorso marzo, a Deir Ezzor, in Siria, l’Is ha sparato a un disabile mentale e lo ha lasciato morire dissanguato per strada, vietando ai passanti di soccorrerlo. Nel quadro della sua propaganda, all’inizio dell’anno l’Is ha diffuso un video su due fratelli sordi ‘impiegati’ come vigili urbani per le strade di Mosul. Nel linguaggio dei segni, i due spiegavano di vivere bene sotto l’Is e di voler combattere per la sua causa.