Isis, ecco la reazione armata dell’Occidente
23/02/2015 di Redazione
Non si arrestano l’avanzata e le stragi dell’Isis e per questo sia per l’Occidente che i paesi arabi è opportuna una reazione più netta di fronte al pericolo di nuove escalation di violenza. A sottolineare l’esigenza di una scossa è soprattutto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, che ritiene necessaria la creazione di una forza militare araba.
ISIS, AL SISI CHIEDE UNA FORZA MILITARE ARABA – «Cresce e si fa ogni giorno più pressante il bisogno di avere una forza araba unita», ha affermato il capo di Stato nel corso di un intervento trasmesso in tv. Al Sisi ha respinto le critiche mosse al suo paese per i raid aerei lanciati in Libia (contro lo Stato Islamico) lo scorso 16 febbraio (dopo la diffusione del video dell’uccisione di 21 egiziani), sottolineando che l’esercito egiziano difenderà sempre l’Egitto e tutta la regione «se necessario e in coordinamento con i nostri fratelli arabi». «Come avrei potuto portare le mie condoglianza nella Cattedrale copta se l’esercito non avesse vendicato gli attacchi», ha detto il presidente. «Sono stati colpiti 13 obiettivi, tutti attentamente controllati – ha poi spiegato – nessuno deve pensare che attacchiamo i civili».
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ISIS, PORTAEREI FRANCESE IN MISSIONE IN IRAQ – Intanto, come riferito da fonti vicine al ministero della Difesa francese, contro lo Stato Islamico nel Golfo Persico ha avuto inizio un’operazione della portaerei transalpina Charles de Gaulle, a supporto delle azioni della coalizione internazionale. «La partecipazione della Charles de Gaulle nell’operazione Chammal in Iraq inizia stamattina», ha fatto sapere un membro dell’entourage di Jean-Yves Le Drian. Secondo Le Figaro oggi sulla portaerei vi sarà anche il ministro della Difesa francese Le Drian, per dare un segnale della fermezza assoluta della politica di Parigi nei confronti del terrorismo islamista. La portaerei è accompagnata da una scorta navale comprendente una fregata di difesa anti-aerea, una petroliera serbatoio, una fregata britannica di difesa anti-sottomarini, e da un sottomarino nucleare d’attacco. Questa mattina dalla nave ammiraglia della Marina nazionale francese si sarebbero già levati in volo quattro caccia Rafale e quattro Super Etendard armati di bombe GBU 12 e A2SM di 250 kg, diretti verso l’Iraq, con l’obiettivo di effettuare raid a supporto dell’esercito iracheno e dei curdi, e di raccogliere informazioni dall’alto sulla situazione sul campo.
ISIS, DUBBI SULL’AUTENTICITÀ DEL VIDEO DELLA DECAPITAZIONE DI 21 CRISTIANI – Sul fronte della propaganda Isis attraverso la diffusione di filmati delle esecuzioni, emergono dubbi sull’autenticità del video dell’uccisione (decapitazione) di 21 cristiani copti in Libia. Secondo un gruppo di esperti della comunicazione e del montaggio televisivo le immagini potrebbero essere state manipolate. In particolare sarebbe evidente un lavoro di post produzione. A sollevare dubbi è l’eccessiva altezza dei boia, vestiti di nero, e il momento in cui il mare si tinge di rosso dopo l’esecuzione. Si tratterebbe, in sostanza, di effetti speciali confezionati ad arte al computer. Tuttavia la speranza che le uccisioni non siano mai avvenute è minima. È possibile invece che l’uccisione sia avvenuta altrove, non sulla spiaggia che compare nelle immagini.
(Foto da archivio LaPresse)