Gli Usa vogliono sapere perché quelli di Isis guidano solo auto Toyota
08/10/2015 di Redazione
ISIS TOYOTA
, gli Stati Uniti hanno chiesto a Toyota i motivi per cui i terroristi del sedicente califfato islamico guidino spesso i pick-up e i truck realizzati dalla casa giapponese. Il colosso automobilistico ha rimarcato di non poter tracciare l’eventuale vendita illegale dei suoi modelli.
ISIS TOYOTA
– ISIS è una monovolume introdotta da Toyota nel 2004. All’epoca l’organizzazione terroristica, che sarebbe diventata nota in tutto il mondo con l’acronimo inglese di Stato islamico di Iraq e Siria, era stata rinominata al Qaeda in Iraq dal suo fondatore al-Zarqawi, il jihadista giordano che ha brevettato i video delle decapitazioni degli ostaggi poi diventati marchio di fabbrica dell’ISIS. La sfortunata coincidenza con il nome inglese con cui è conosciuta l’organizzazione terroristica di al-Baghdadi non è però il motivo che ha spinto l’amministrazione federale degli Stati Uniti a interrogare Toyota sui suoi “legami” con ISIS, e aprire un’indagine in merito. Infatti nei video del sedicente stato islamico così come nelle osservazioni effettuate in Siria, Iraq e Libia è stato notato come il mezzo di locomozione di gran lunga più utilizzato dai guerriglieri del califfato siano due modelli del colosso automobilistico giapponese. Il truck Toyoya Hylux e il molto noto Land Cruiser sono i due tipi di macchine che i terroristi del’ISIS utilizzano principalmente nei loro filmati di propaganda. La loro presenza costante ha spinto l’unità di contrasto al finanziamento del terrorismo del dipartimento del Tesoro americano a confrontarsi con l’azienda nipponica.
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ISIS USA
– Il direttore della comunicazione della filiale americana di Toyota ha confermato come l’impresa appoggi l’inchiesta degli Stati Uniti in merito all’utilizzo dei loro modelli da parte dell’ISIS, spiegando di aver informato le autorità americane sul funzionamento delle concessionarie mediorientali. ISIS ha utilizzato i modelli della casa giapponese in numerose azioni terroristiche, e Toyota ha ribadito all’amministrazione federale americana come la sua policy aziendale vieti la vendita delle auto per utilizzi di tipo militare. La casa giapponese ha però spiegato di non poter tracciare il commercio illegale delle sue vetture. L’ISIS potrebbe aver acquisito le diverse centinaia di modelli Toyota che utilizza sul mercato nero, tanto che negli anni passati anche in Australia era stata aperta un’indagine sulla scomparsa di 800 veicoli di questa casa automobilistica. La scelta dell’ISIS di utilizzare le auto della Toyota rimane misteriosa, così come le modalità con cui i terroristi islamici abbiano comprato queste vetture. Secondo i dati della casa automobilistica in Iraq le vendite di Hilux e Land Cruisers sono triplicate da 6000 a 18000 dal 2011 al 20143, per poi scendere a 13000 nel 2014. Toyota ha ribadito la sua volontà di appoggiare l’inchiesta degli USA, rimarcando di aver segnalato ai propri rivenditori di non vendere in alcun caso automobili a persone sospette.
Photo credit: Justin Sullivan/Getty Images