Lo Stato Islamico festeggia la vittoria di Tabqua con un altro massacro

Cominciano a circolare le crudissime immagini delle esecuzioni dei soldati siriani catturati dopo la presa della base aerea di Taqba, presa nei giorni scorsi dagli uomini dello Stato Islamico.

Immagini dell'ISIS che illustrano la battaglia per la presa della base di Taqba
Immagini dell’ISIS che illustrano la battaglia per la presa della base di Taqba

LA PRESA DI TAQBA – La base aerea di Taqba si trova a poche decine di chilometri da Raqqa, roccaforte dell’ISIS in Siria, ed è stata al centro di combattimenti durati più di una settimana, fino a che gli uomini dello Stato islamico non sono riusciti a conquistarla. A conquista avvenuta gli uomini del califfato hanno proceduto come sempre con l’esecuzione dei prigionieri e con la diffusione delle immagini del massacro, che è un crimine di guerra.

IL SENSO DEI VIDEO – Nonostante possa apparire una strategia controproducente che invita i loro amici a combattere fino alla morte perché tanto l’esito sarebbe quello comunque, in realtà si tratta di una strategia comunicativa volta ad esaltare i propri combattenti e ad attirare nuovi volontari. Così anche da Taqba oggi arrivano immagini simili a quelle della strage di soldati iracheni dopo la presa di Mosul.

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IL BOTTINO – La presa della base non è stata indolore, i soldati siriani si sono difesi con efficacia e nei combattimenti l’ISIS ha registrato circa il doppio delle perdite subite dagli avversari, che poi non è chiaro quanti prigionieri abbiano lasciato. Al di là del costo in vite umane l’operazione però servirà a galvanizzare gli islamisti, ma soprattutto li ha dotati di nuove armi, in particolare di SA-16, dispositivi antiaerei portatili estremamente pericolosi. Nella base sono rimasti anche alcuni esemplari di Mig-21, che le immagini mostrano in pessime condizioni di manutenzione e che probabilmente sono rimasti lì perché nemmeno i siriani erano in grado di farli volare, difficile che ora quelli dello Stato Islamico possano fare meglio, anche se avessero a disposizione dei piloti e le competenze per rimetterli in sesto, nella base non ci dovrebbe essere quanto necessario a rimetterli in servizio. Ora che la base è caduta si candida a diventare uno dei primi obiettivi degli annunciati bombardamenti americani in Siria, l’area è enorme e lontana dai centri abitati e questo la rende obiettivo ideale anche per evitare il rischio di vittime civili.

I BAMBINI-SOLDATO – L’ONU intanto ha pubblicato un rapporto nel quale si dice che bambini di appena 10 anni sono stati reclutati dai miliziani dello Stato Islamico Il rapporto consegnato oggi a Ginevra dalla commissione indipendente Onu di inchiesta parla anche di esecuzioni pubbliche, amputazioni, fustigazioni e finte crocifissioni che hanno luogo ogni venerdì nelle zone della Siria da loro controllate. La Commissione d’inchiesta sui diritti umani descrive uno «spettacolo comune» a Raqqa, città roccaforte degli jihadisti, e nelle zone controllate dall’Is nel governatorato di Aleppo.

 

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