Pensioni, Istat: «Cala il numero dei pensionati, ma la spesa annua sale dell’1,6%»
03/12/2015 di Redazione
Pensioni
: nel 2014 la spesa complessiva per le prestazioni pensionistiche è aumentata dell’1,6%, pari a 277.067 milioni di euro. Una crescita che incide sul Pil italiano per 0,2 punti percentuali. Sono i dati diffusi oggi dall’Istat sui trattamenti pensionistici del nostro paese, dati che sottolineano come l’anno scorso le pensioni abbiano inciso sul Pil per il 17, 17%, rispetto al 16,97% del 2013.
LA SPESA MAGGIORE PER LE PENSIONI DI VECCHIAIA –
Le pensioni di vecchiaia, spiega ancora l’Istat nel comunicato diffuso oggi, assorbono oltre i due terzi di tutta la spesa pensionistica: per la precisione, si tratta del 70% del totale. Seguono poi le pensioni dei superstiti (14,9%) e quelle assistenziali (8,0%). Più contenuta la spesa per le pensioni di invalidità e per le pensioni indennitarie, che si attestano rispettivamente sul 5,6& e 1,6%.
QUANTI SONO I PENSIONATI IN ITALIA –
Nel 2014 l’Italia conta 16,3 milioni di pensionati, circa 134mila in meno rispetto al 2013; in media ognuno percepisce 17.040 euro all’anno (403 euro in più rispetto al 2013). Va però sottolineato che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può percepire più di una pensione. A questo proposito, quindi, l’importo medio annuo delle pensioni è di 11.943 euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1%). Quasi un quarto (23,3%) dei pensionati ha meno di 65 anni, la metà (51,9%) un’età compresa tra 65 e 79 anni e il restante quarto (24,9%) ha 80 anni e più.
NORD E SUD, UOMINI E DONNE –
Le donne sono in maggioranza: rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono in media 14.283 euro (contro 20.135 euro degli uomini); la metà delle donne (49,2%) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (30,3%) degli uomini. La maggior parte delle pensioni è erogata al Nord (47,7%) alle regioni del Centro va il 20,4% delle pensioni e il restante 31,9% nel Mezzogiorno.
I NUOVI PENSIONATI –
Nel 2014 541.982 hanno cominciato a percepire una pensione, mentre i cessati del 2014 sono ammontano a 675.860. Il reddito medio dei nuovi pensionati (13.965 euro) è inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei pensionati sopravviventi (17.146), cioè coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione.
REDDITO DEI PENSIONATI –
E, a proposito di reddito, Il 40,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese, un ulteriore 39,1% tra 1.000 e 2.000 euro; il 14,4% riceve tra 2000 e 3000 euro mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 6,1% (4,7% tra 3.000 e 5.000 euro; 1,4% Due terzi dei pensionati (66,7%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,4%) ne percepisce due mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.
(Photocredit copertina: ANSA/ FRANCO SILVI)