Italicum: tra gli emendamenti M5S “la soppressione dell’obbligo di deposito dello statuto”
20/04/2015 di Stefania Carboni
Il Movimento 5 stelle ha presentato 20 emendamenti per la riforma della legge elettorale, ora all’esame della commissione Affari costituzionali alla Camera. Modifiche, anticipate dall’agenzia Public Policy, che potrebbero creare non solo un’intesa con la minoranza del Pd ma anche risolvere questioni solo grilline: come la soppressione dell’obbligo di deposito dello statuto del partito per chi partecipa alle elezioni, che spunta tra le modifiche proposte.
ITALICUM M5S E QUEGLI EMENDAMENTI PER I 5 STELLE
– Tra gli emendamenti depositati a Montecitorio c’è infatti la soppressione della disposizione, introdotta a Palazzo Madama, che impone, all’atto del deposito del simbolo elettorale e del programma, di depositare anche lo statuto del partito o della forza politica che vuole partecipare alle elezioni. Una richiesta creata proprio per il Movimento che ha avuto non pochi problemi tra il codice ufficioso ed ufficiale depositato nelle elezioni nazionali. Non solo: il Movimento chiede anche la diminuzione del numero di firme necessarie per la presentazione delle liste. Nei collegi plurinominali – riporta l’emendamento – la raccolta deve essere sottoscritta da almeno 500 e da non più di 1.000 elettori iscritti nelle liste elettorali.
LEGGI ANCHE: Italicum, le “insidie” negli emendamenti per il governo. Minoranza Pd sarà sostituita in commissione
ITALICUM M5S: EMENDAMENTI PER LA MINORANZA PD
– Per creare un ponte con i frondisti di Montecitorio i parlamentari M5S propongono l’aumento dal 40% al 50% della soglia dei voti validi oltre la quale scatta il premio di maggioranza.
(in copertina ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)