Iva Zanicchi e la profezia di morte sull’ebola che «sta arrivando» per colpa dei clandestini
30/04/2014 di Valentina Spotti
«Ricordate questa parola: ebola. Sta arrivando». Non paga del «vaffa» dell’altra sera a La Gabbia, Iva Zanicchi lancia nuovi strali dal piccolo schermo. In collegamento video con lo studio di Agorà, la Zanicchi parla dell’emergenza immigrati, accusando i migranti che arrivano sulle nostre coste di essere portatori di «malattie che avevamo debellato da tempo».
«EBOLA. STA ARRIVANDO» – Iva si lascia prendere la mano, e afferma che «Quello che dobbiamo fare è accoglierli, ma dobbiamo avere un sistema sanitario importante, per assistere queste persone. Non è vero che non portano malattie». Poi cita un parere medico: «Io ho parlato con medici e infermieri che mi hanno detto che è drammatica la situazione. Abbiamo di nuovo malattie che avevamo debellato da tempo. Ricordate questa parola: ebola. Sta arrivando». E davanti agli ospiti rumoreggianti e a Gerardo Greco che cerca di interromperla la Zanicchi rincara la dose: «Sì signori, c’è il colera».
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EBOLA IN ITALIA? UNA BUFALA – A quanto pare la Zanicchi – candidata per le europee sotto le insegne di Forza Italia – è caduta vittima della bufala sul «primo caso di ebola in Italia» che era circolata qualche settimana fa e che è stata poi ampiamente smentita. Non solo non il «primo caso di ebola in Italia» non si è mai verificato ma, come precisa Bufale un tanto al chilo, il pericolo che il virus possa arrivare in Italia attraverso i clandestini resta molto remoto a causa della natura stessa del virus che ha un periodi di incubazione molto breve e, sopratutto, una mortalità molto alta:
Ma, diciamo, l’ebola è un virus che va di fretta. Il periodo di incubazione può variare fra i 2 e i 21 giorni, ma di norma varia tra i 5 e i 10 giorni. Ciò vuol dire che, nel migliore dei casi, dal momento in cui si contrae il virus al momento in cui si schiatta possono passare al massimo 5 settimane. È questo che rende difficile il diffondersi delle epidemie d’ebola: colpisce subito e uccide la vittima in breve tempo. Ciò rende molto più facile contenere i focolai, sempre che vengano rispettate le norme igieniche. […] In pratica, è estremamente difficile che un’epidemia d’ebola possa verificarsi in Italia, o in Europa. Il possibile portatore infetto verrebbe individuato quasi istantaneamente, ed isolarlo per evitare il diffondersi del contagio sarebbe più che facile.