Stati Uniti: «Jihadi John? Ragionevole certezza che sia stato ucciso»
13/11/2015 di Stefania Carboni
Aggiornamento, ore 17.38 – Arrivano conferme dal Pentagono sulla morte di Jihadi John durante il radi a Raqqa, considerato il “cuore” di Daesh (ovvero, l’Is) in Siria: «Abbiamo la ragionevole certezza che Jihadi John sia stato ucciso». A spiegarlo è il portavoce del Pentagono, Steve Warren, sottolineando come «ci vorrà tempo per confermarlo»
Questo pomeriggio il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha spiegato da Tunisi che gli Stati Uniti stanno verificando se Emwazi sia rimasto realmente ucciso in un raid in Siria. «Stiamo verificando gli esiti di questo raid. Kerry, aggiungendo che i jihadisti “devono sapere che non c’e’ futuro per Daesh e che saranno sconfitti”. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione non governativa con sede a Londra ma con una fitta rete di fonti sul territorio siriano, ha riferito questa mattina che un dirigente britannico dello Stato islamico è stato effettivamente ucciso nella notte ad al Raqqa, in Siria, insieme ad altri tre estremisti islamici stranieri in seguito ad un raid aereo, ma non è chiaro se si tratti di Jihadi John.
IL MISTERO DELLA MORTE DI JIHADI JOHN –
Jihadi John ucciso? Resta un mistero la morte del boia dell’Isis in Siria. Un missile lanciato da un drone Usa avrebbe ucciso Mohammed Emwazi, il londinese di origine kuwaitiana noto per essere il decapitatore “ufficiale” dello Stato Islamico. L’uccisione sarebbe avvenuta vicino a Raqqa e lo riportano alla Cnn, fonti dell’amministrazione Usa. Mancano ancora conferme ufficiali. Il Daily Mail riporta che Jihadi John è stato “disintegrato” nel raid attuato proprio alla sua uccisione. Secondo la Cnn le famiglie delle vittime del boia del Califfato sarebbero già state avvisate. Jihadi John sarebbe stato colpito a bordo dell’auto in cui viaggiava. Una operazione pulita, senza danni collaterali.
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JIHADI JOHN UCCISO? LA NOTIZIA DELLA CNN
– Barbara Starr, corrispondente della Cnn dal Pentagono, ha riferito che «fonti dell’amministrazioni credono di aver colpito e ucciso Jihadi John ma al momento questo non è assolutamente confermato ufficialmente perché non ci sono né truppe né personale di intelligence sul terreno dove è stato effettuato il raid. Nelle prossime ore, anche se sono convinti di averlo fatto fuori, faranno quello che accade in queste situazioni: cercheranno sui social media e monitoreranno le comunicazioni di ISIS in giro per il mondo per vedere cosa dicono e trovare conferme». Si attende quindi qualche reazione web dai siti jihadisti.
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(Getty Images, Twitter)
JIHADI JOHN UCCISO? LE VITTIME CHE HA DECAPITATO
Di Jihadi John, all’anagrafe Mohamed Emwazi, nato in Kuwait nel 1988 e traferitosi con la famiglia a Londra all’età di 6 anni, si sono perse le tracce a gennaio, durante la decapitazione del secondo ostaggio giapponese Kenji Goto. John decapitò per l’ISIS sette prigionieri. Il primo fu il 19 agosto 2014 l’americano James Foley, poi toccò al statunitense Steve Sotloff, gli inglesi David Haines e Alahan Henninh, l’americano Peter Kassig e il giapponese, Haruna Yukawa. Sulla testa del boia del Califfato gli USA posero una taglia di 10 milioni di dollari.
JIHADI JOHN FORSE NON È STATO UCCISO –
Il premier britannico David Cameron ha detto di non poter confermare l’uccisione dello jihadista, mentre fonti sentite da SkyNews dicono che l’uomo sarebbe solo stato ferito nei bombardamenti. Le fonti della notizia hanno precisato infatti che tra gli uomini uccisi dal drone c’è un dirigente dello Stato islamico di un imprecisato Paese arabo e un «miliziano britannico», ma non hanno fatto il nome del nostro.