John Elkann e la frase sui giovani che non trovano lavoro
14/02/2014 di Alessandro D'Amato
La frase di John Elkann sui giovani che non trovano lavoro perché «stanno bene a casa» sta facendo il giro del web. Pronunciata in un incontro con gli studenti delle scuole superiori della Valtellina, in una conferenza organizzata dalla Banca Popolare di Sondrio, e riportata dalle maggiori agenzie di stampa, anche dotandola del contesto non sembra essere a rischio di smentita:
”Il lavoro c’e’ ma i giovani non sono cosi’ determinati a cercarlo”. Lo sostiene il presidente di Fiat John Elkann che ha incontrato a Sondrio gli studenti delle scuole superiori rispondendo alle loro domande sul tema dell’istruzione. ”Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunita’ perche’ da un lato non c’e’ una situazione di bisogno oppure non c’e’ l’ambizione a fare certe cose”. Secondo Elkann ”ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero ma c’e’ tantissima domanda di lavoro ma c’e’ poca offerta perche’ i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione”.(ANSA)
JOHN ELKANN E I GIOVANI CHE NON TROVANO LAVORO – E in effetti non appena finisce sui giornali on line, scatena molte reazioni:
Anche le parole riportate dall’agenzia di stampa Agi sono precise:
“Il problema dei giovani – ha detto, e le sue parole sono state riportate dalle agenzie di stampa Asca e Agi – è che non hanno la giusta determinazione a trovare un lavoro. Forse non hanno una reale voglia di cogliere queste opportunità, perché non ne hanno bisogno, perché stanno bene a casa, oppure non ci sono sufficienti stimoli o non hanno la giusta ambizione a fare delle cose”.
Ci sono stati anche momento di ilarità questa mattina nel corso dell’incontro tra il presidente della Fiat John Elkann e gli studenti delle scuole superiori di Sondrio organizzato dalla fondazione Agnelli nella sede della Banca Popolare. Uno studente che sta ultimando il corso da elettricista ha chiesto a Elkann, una volta finito gli studi, un posto alla Fiat. “Finisci bene – ha risposto Elkann – e poi ci risentiamo”. Ad un altro studente che gli ha chiedeva dove lui e il fratello Lapo trovassero le motivazioni per impegnarsi nel lavoro, Elkann ha risposto: “Lapo, Ginevra ed io siamo sempre stato stimolati dalla nostra famiglia a fare le cose dando sempre il meglio. Stare sempre un vacanza diventa estremamente noioso”. “Non sono proprio d’accordo”, fa replicato lo studente con ironia, suscitando gli applausi e le risate dei compagni.
LE REAZIONI POLITICHE – Le parole di Elkann hanno provocato anche molte reazioni politiche. “Credo che oggi l’erede piu’ rappresentativo della famiglia Agnelli abbia perso un’occasione per tacere”, afferma il capogruppo di Sel in Commissione Lavoro Giorgio Airaudo commentando le parole del presidente di Fiat John Elkann a Sondrio. “Quando si hanno le sue fortune e le sue facilita’ di scelta- aggiunge-, bisognerebbe avere piu’ rispetto e piu’ comprensione per chi, giovane, cerca ogni giorno di costruirsi e inventarsi un futuro in un Paese dove il lavoro si riduce, si precarizzaza e si svaluta. Ma soprattutto mister Chyrsler-Fiat dovrebbe dirci, ricordando suo nonno, cosa fa lui perche’ i giovani abbiano un lavoro in Italia e non negli Stati Uniti”. Massimiliano Fedriga, responsabile lavoro della Lega Nord, ha attaccato: “Se John Elkann avesse vissuto da ragazzo normale conoscendone le difficoltà oggi non parlerebbe così, anzi farebbe parte del 42% di giovani disoccupati italiani. Invece grazie ai soldi dei cittadini che sono arrivati a fiumi nelle casse delle società della famiglia Agnelli lui ha potuto vivere da nababbo: frequentare le migliori scuole, divertirsi nei migliori salotti e approdare giovanissimo ai vertici delle controllate della Fiat prima e a capo dell’azienda di famiglia poi. Per dirla con una battuta, sembra proprio che abbia studiato dalla Fornero”.
IL PD ALL’ATTACCO – “Le dichiarazioni di John Elkann sui giovani sono stupefacenti, e’ opportuno che le smentisca subito. Viene da chiedersi: ma il presidente della Fiat e’ mai entrato in un centro per l’impiego? Forse, prima di dire certe cose, sarebbe opportuno che lo facesse. Dopo i bamboccioni di Tommaso Padoa Schioppa e i choosy di Elsa Fornero, se le dichiarazioni di Elkann venissero confermate saremmo all’ennesimo affondo sulle nuove generazioni, che hanno spesso la colpa di dover pagare i debiti fatti dalle generazioni precedenti”. Lo afferma in una nota il deputato del Partito Democratico, Michele Anzaldi. “Le parole del presidente Fiat arrivano del tutto inaspettate, nel momento in cui l’azienda decide di spostare la sede legale e fiscale all’estero – aggiunge -. Nel momento in cui la disoccupazione giovanile tocca la cifra record del 40%, non si capisce come si possa sostenere che i giovani non trovano lavoro perche’ preferiscono non cercarlo. I giovani italiani meritano rispetto, in particolare da chi rappresenta aziende che hanno avuto tanto dal nostro Paese. In molti ricordano come fino al 1999, quando e’ arrivato Enzo Bianco al Viminale, tutte le amministrazioni e gli apparati dello Stato erano costretti ad acquistare solo automezzi italiani”.