JUVENTUS-BORUSSIA MONCHENGLADBACH: le probabili formazioni
21/10/2015 di Boris Sollazzo
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JUVENTUS-BORUSSIA MONCHENGLADBACH PROBABILI FORMAZIONI
Sarà una partita fondamentale. “In caso di vittoria” come ha tenuto a specificare Massimiliano Allegri, che vuole i tre punti per chiudere già il discorso qualificazione e lavare via l’affronto di 30 stagioni fa, quando il Borussia meno decorato eliminò dall’allora Coppa Campioni proprio i bianconeri, al secondo turno, con due gol decisivi di Simonsen (uno all’andata, a Dusseldorf, finita 2-0 e a rete finì anche il celebre Heynckes, e uno al ritorno a Torino, con un 2-2 in rimonta). Le sfide tra la Juventus e le squadre tedesche sono, in tutte le competizioni europee, 51, dove ha collezionato 25 vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte, segnando 78 reti e subendone 60.
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La Juventus cerca allo Stadium la sua finale, il percorso netto che le consentirebbe, dopo solo metà girone, di avere la qualificazione in tasca. Ecco perché Max Allegri schiera i migliori. Che poi altro non sono che i 10/11 che hanno strappato un pareggio all’Inter a San Siro domenica sera. Buffon difenderà i pali, non risentendo più della contusione al polpaccio, con davanti il solito trio Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo la mediocre performance di Marchisio a Milano non gli toglie il posto da titolare. Sarà lui al centro della mediana, sostenuto come interni da Pogba e Khedira e sulle fasce da Cuadrado ed Evra. Davanti, i due titolari designati da questo mercato: Alvaro Morata e Mario Mandzukic.
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Il Borussia Monchengladbach risponde con il solito 4-2-3-1 di André Schubert, l’allenatore che ha sostituito poche settimane fa Lucien Favre, nella città della Renania-Westfalia dal 2011. E ha cambiato tutto: le 5 sconfitte che avevano portato alle dimissioni del collega ora sono solo un ricordo. Con il suo stile naif – indossa sempre la felpa della società, ora un oggetto cult per i tifosi (per la felicità del marketing) – e un pressing furioso e altissimo ha portato quattro vittorie su quattro in Bundesliga. Oggi proverà a rompere il tabù Champions. La prima sconfitta è di Favre, la seconda sua, proprio la prima volta che il codice estetico dell’Uefa gli ha imposto di mettere la giacca e non la felpa. Comunque sarà vestito, schiererà Sommer in posta, Korb, Christensen, Dominguez e Wendt in difesa, Dahoud e Xhaka come mediani, Traoré, Raffael e Johnson sulla linea della trequarti a sostenere il centravanti Stindl.
Photocredit copertina Valerio Pennicino/Getty Images Sport