«Il caso della morte di Kurt Cobain andrebbe riaperto»
26/06/2015 di Redazione
L’ex capo della polizia di Seattle Norm Stamper avrebbe voluto riaprire l’inchiesta sulla morte di Kurt Cobain. A rivelarlo è l’Huffington Post. Stamper ha parlato del cantante dei Nirvana davanti alla telecamera del regista del documentario “Soaked In Bleach”, Benjamin Statler.
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KURT COBAIN. L’EX COMMISSARIO: «AVREI RIAPERTO L’INDAGINE. SI TRATTA DI ONORE»
– Norman è stato in carica dal 1994 fino al 2000, quindi durante la morte di Kurt Cobain. Secondo lui la polizia di Seattle avrebbe dovuto «adottare misure valide per analizzare il comportamento di individui chiave che avrebbero avuto un motivo valido per vedere il cantante morto». «Se infatti Kurt Cobain è stato ucciso, quindi non è morto suicida, noi tutti ci dovremmo vergognare. Perché era una nostra responsabilità scoprirlo. Si tratta di fare le cose giuste o sbagliate. Si tratta di onore, etica». Poi Stamper ha aggiunto: «Se non abbiamo svolto bene le indagini una prima volta potremmo fare meglio alla seconda. Io in questo momento, se fossi ancora il capo della polizia, avrei riaperto l’indagine».
KURT COBAIN. IL DOCUFILM CON UN ALTRO PUNTO DI VISTA
– Il docufilm “Soaked In Bleach” racconta il punto di vista dell’investigatore privato Tom Grant, (assunto dalla moglie di Cobain Courtney Love per ritrovare il marito dopo una sua fuga da un centro di riabilitazione a Los Angeles). Rievoca le ultime conversazioni tra Grant e la moglie di Kurt arricchite da interviste di esperti che si rifiutano di credere al suicidio di Cobain. L’attuale Dipartimento di Polizia di Seattle non è della stessa linea del ex capo Norm Stamper. Durante il ventesimo anniversario della morte di Cobain diverse voci hanno di una riapertura d’indagine ma la polizia rimane irremovibile. «Nessun cambiamento, nessuno sviluppo, nessun nuovo contatto». C’è perfino un tweet:
Despite an erroneous news report, we have not “reopened” the investigation into the suicide of Kurt Cobain.
— Seattle Police Dept. (@SeattlePD) 20 Marzo 2014
Eppure il film “Soaked In Bleach” riporta diverse negligenze sulla morte di Cobain:
- Il corpo di Kurt è stato cremato sei giorni dopo la scoperta
- Solo dopo 30 giorni sono state elaborate le impronte digitali sul fucile
- Il fucile è stato riconsegnato a Courtney Love ed è stato fuso
- Luogo del crimine inquinato e violato
(in copertina AP Photo/Robert Sorbo, File)