La bufala complottista del segretissimo complotto alle spalle di Letta
14/02/2014 di Redazione
Scoop! Il vero motivo delle dimissioni di Letta? Voleva stampare moneta! Così grida LoSai.eu, punto di riferimento per signoraggisti e noeuro.
LETTA IL RIBELLE – Curioso paese il nostro, nel quale persino il premier più quieto e servizievole nei confronti dei grandi interessi costituiti, può essere spacciato da qualcuno per un novello Spartaco che voleva spezzare le catene europee che legano la nostra sovranità monetaria alle sorti della moneta comune. E ancora più strano è che a farlo siano i siti che fino a ieri lo indicavano come «uomo del Bilderberg» e purissimo alfiere e paladino di tutte le caste.
LO HANNO FATTO FUORI – Cosa s’inventano invece i fan del signoraggio e dell’autarchia monetaria che scrivono sotto lo slogan «Per chi vuole la verità senza censure sulla manifestazione italiana» e non fanno che presentare le loro produzioni editoriali come grandi operazioni di svelamento? Che Letta è stato fatto fuori perché «voleva stampare moneta». E le prove?
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UN’INVENZIONE DAL NULLA – Di «prova» l’articolo ne porta una, nelle sue parole un «dichiarazione shock rilasciata dal presidente del consiglio Enrico Letta alla trasmissione “Otto e mezzo” condotta da Lilli Gruberg del 23 Gennaio scorso». Chi però si aspetti una dichiarazione vera e propria andrà deluso, in quella sede Letta ha semplicemente di non poter stampare moneta, ma da nessuna parte ha espresso il desiderio di farlo. Tanto è bastato però per offrire il destro a questo articolo, nel quale si conclude che Letta voleva stampare moneta – e quindi – è stato fatto fuori per questo. Al netto dell’autore, capace in passato di affermare che il governo americano avrebbe disarmato la popolazione, che invece non è mai stata più armata, c’è da dire però che l’articolo per ora non ha raccolto grandi consensi nemmeno tra i complottari.