La bufala degli immigrati con la tubercolosi a Ferrara
15/07/2014 di Redazione
Due rappresentanti dei sindacati SIAP e SAP hanno denunciato che due poliziotti hanno preso la TBC dagli immigrati presenti nelle strutture d’accoglienza, ma non era vero niente.
LA DENUNCIA – Due rappresentanti dei sindacati Sap e Siap, Luca Caprini e Alessandro Chiarelli, hanno annunciato pubblicamente che due agenti della questura sono stati contagiati dalla Tbc a Ferrara durante le operazioni di accoglienza degli immigrati, secondo quanto riportato da Estense.com i due avevano denunciato che:
«L’ultimo caso è stato registrato solo venerdì scorso mentre il primo è risalente a circa un mese fa. Per uno degli agenti la tubercolosi sarebbe stata riscontrata in forma attiva e sarebbe già seguito dall’Ausl per effettuare il ciclo di antibiotici per 6 mesi; l’altro agente azione infettiva del batterio sarebbe stata bloccata prima. “I due operatori erano privi di protezioni minimamente efficaci ed ora devono affrontare il complesso iter della profilassi” affermano i due. Il contagio sarebbe avvenuto all’interno di una struttura predisposta per far fronte all’emergenza profughi nella quale è stata accerta la presenza di almeno un uomo contagiato da tubercolosi.«
NIENTE DI VERO – Gli agenti tuttavia, esponenti di due sigle sindacali politicamente collocate all’estrema destra, non hanno fornito altri dettagli utili a verificare la loro denuncia, servita poi da leva per una serie di rivendicazioni sindacali e attacchi alla dirigenza del corpo. Al contrario, sono stati brutalmente smentiti dalle autorità, anche questa riportata dall’Estense:
Allo stato attuale non ci sono evidenze di casi di malattia fra il personale della Polizia, così come non si sono evidenziati casi di malattia fra i soggetti di recentissima immigrazione, questi ultimi sottoposti a valutazione clinico radiologica con esito negativo”.
A rafforzare quanto dichiarato ufficialmente dall’azienda sanitaria, l’Ausl sottolinea che “in base a quanto previsto dai programmi di controllo della diffusione della Tubercolosi, tutto il personale della Polizia impegnato nelle operazioni di gestione dei migranti è stato sottoposto a controlli con il test cutaneo alla tubercolina, mentre gli immigrati sono stati sottoposti a controllo clinico-radiologico volto a escludere la presenza della malattia con esito negativo”.
Segue una serie di precisazioni “accademiche”, che spiegano come “la malattia, infatti, può essere efficacemente contenuta con adeguati programmi di controllo, come indicato nelle Linee Guida specifiche e nei Documenti sanitari, ultimo dei quali il Documento del Ministero della Salute “Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati””, ricordando inoltre che “la tubercolosi è una malattia con bassa capacità infettiva e si trasmette prevalentemente per via aerea” e che “nei Paesi industrializzati la tubercolosi è una patologia relativamente poco frequente, ma che richiede trattamenti specifici e di lunga durata in confronto alla maggior parte delle altre malattie infettive”. Programmi, questi ultimi, che si basano “sulla valutazione del grado di circolazione, nella comunità, del bacillo tubercolare e si applicano a particolari categorie di soggetti compresi coloro che sono venuti a contatto con una persona ammalata di tubercolosi”.
FINE DELLA BUFALA – Una sconfessione su tutta la linea, visto che non solo non ci sono poliziotti contagiati, ma neppure immigrati ammalati di tubercolosi e che quindi tutto pare riconducibile all’ennesimo tentativo di gridare all’epidemia portata dagli immigrati da parte di qualche interessato. Se ne sono già visti altri e come gli altri anche questo è stato immediatamente cavalcato da Matteo Salvini, che ogni giorno inonda i social network con questo tipo di informazione fatta in casa. Ovviamente Salvini informato della realtà farà finta di niente e i suoi continueranno a spargere la bufala come se niente fosse, anche questo si è già visto. La realtà dice che non si sono epidemie infettive scatenate dall’arrivo degli immigrati, e basterebbe pensare che ormai ci sono milioni di immigrati e non ce n’è mai stata una per comprendere quanta malafede ci sia in chi lancia questi allarmi terroristici. Ma la realtà ci dice anche che non passa giorno che qualcuno eserciti impunemente questo tipo di demagogia, è non è solo Salvini.