La bufala del vaccino che causa l’autismo

SOTTILI DIFFERENZE – A peggiorare le cose forse è la presenza nella trascrizione italiana di parentesi quadre che sottintendono concetti mai espressi nella versione originale. Per qualcuno stiamo parlando di lana caprina, ma scrivere un concetto protetto da parentesi quadra quasi fosse sottointeso non ha nessun valore specifico. Volete una prova? Prendiamo di nuovo il documento master e andiamo a pagina 207, aiutandoci ancora con la AAPS. Questa è la versione di Mazzucco:

Il numero di associazioni [diagnosi di tipo autistico] dovute alle inoculazioni è lineare, ed è statisticamente significativo. Possiamo girarci intorno finché vogliamo, ma sono lineari. Sono statisticamente significative.”

E questa è la versione master:

The number of dose related relationships are linear and statistically significant. You can play with this all you want. They are linear. They are statistically significant.

Se masticate un po’ d’inglese avrete già capito che le due frasi sono pressoché uguali. Differiscono in un solo particolare. In un concetto espresso in parentesi quadra. Una dimenticanza? Probabile, ma andiamo a vedere a pagina 206. Cosa specifica? Che si parla di disordini neurologici. Probabilmente anche di autismo, indubbiamente, ma il dubbio cresce quando si analizza la prima frase del professor Verstraeten, a pagina 40 e citata da Luogocomune.net

a due mesi di età, c’era un non specificato ritardo nello sviluppo, che ha il suo codice ICD9 specifico. Per l’esposizione a tre mesi, tic nervosi. Per l’esposizione a sei mesi, sindrome da deficit di attenzione. Esposizione a 1, 3 e 6 mesi: ritardi nel linguaggio e nella parola, con due codici ICD9 separati.

ICD9? A cosa si ispira quella sigla? ICD sta per “classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati”, e ICD9 è l’elenco all’epoca aggiornato delle malattie conosciute. Come specificato da wikipedia, quell’elenco comprendeva qualcosa come 998 malattie. E per finire, come se non bastasse, i professori presenti al simposio organizzato dalla CDC scherzando tra di loro e sottolineando come la concentrazione e la capacità di assorbimento del mercurio fossero differenti da bambino a bambino, si sono fatti i complimenti a vicenda per le qualità intellettive dei rispettivi nipoti sviluppate nonostante il mercurio, ricordando il valore del patrimonio genetico quale punto di partenza per ogni analisi pediatrica. (pagina 205).

ATTENTI AGLI PSEUDOSCIENZIATI –  Citiamo poi le conclusioni di uno dei partecipanti all’incontro, ovvero il dottor Brent a pagina 229:

Sono preoccupato. Ora che abbiamo il sospetto che i risultati neurocomportamentali dei bambini dipendano dalla presenza del Timerosal, potremmo trovare qualche scienziato “spazzatura” che darebbe a sostegno della ricerca “un ragionevole grado di certezza”. Nonostante questo non troverete qualsiasi scienziato con un minimo di integrità che possa dire il contrario, dati alla mano. E questa è una verità innegabile.

Come dire. Sappiamo che fa male, non ne siamo certi ma attenti ai millantatori. Già. Attenti ai millantatori. Intanto il Thimerosal è stato progressivamente diminuito nei medicinali per bambini, come confermato dalla FDA in quanto, nonostante manchi un’evidenza sicura sul suo ruolo nello sviluppo di disturbi neurologici nell’infanzia, è buona cosa evitare la presenza di metalli nel corpo dei bambini, specie se questi dovessero reagire tra di loro. L’Accademia americana dei Pediatri, ha pubblicato una ricerca effettuata in Danimarca dal 1971 al 1990 secondo la quale 956 bambini avevano sviluppato l’autismo con un rapporto maschi – femmine di 3.5 a 1. Nonostante venissero usati dei vaccini a base di Thimerosal non si riscontrava alcun aumento dei casi di autismo, così come non è cambiato nulla durante l’eliminazione della sostanza dai vaccini. Insomma, non dipende da quello.

ALLA RICERCA DI UNA CAUSA – Tutti cerchiamo una risposta ai grandi perché della medicina. L’uomo in quanto tale si pone delle domande e si illude dell’eventuale semplicità delle proprie scoperte. Creare allarmismi o false speranze, e speculare su una tragedia come l’autismo è di uno squallore unico. Se davvero fosse stata provata la responsabilità del Thimerosal  nello sviluppo di questo disturbo, indipendentemente dai problemi neurologici, questa sarebbe stata una scoperta da premio Nobel. Cause genetiche, età dei genitori, infezioni materne, diabete in gravidanza, pesticidi e tetraogeni, stress, testosterone fetale, tante ipotesi e nessuna certezza.

LA SENTENZA SHOCK – Il tribunale di Rimini ha condannato pochi giorni fa il ministero della Salute imponendo il risarcimento nei confronti di un bambino diventato autistico a seguito di un vaccino trivalente contro morbillo, patorite e rosolia. La sentenza si basa sugli studi del medico britannico Andrew Wakefield, il quale nel 1998 pubblicò nella rivista “Lancet” un’indagine nella queale venivano descritti numerosi casi di bambini vaccinati che finivano per diventare autistici.Lancet ritirò lo studio dopo soli due anni dopo accuse di falsificazione, e alcune indagini pubblicate dal British Medical Journal hanno definito una “frode” le conclusioni di Wakefield, radiato nel frattempo dall’albo medico britannico. Sensazionalismi? Forse. Resta il dubbio espresso dal dottor Brent: “adesso che abbiamo delle evidenze rischiamo che qualche pseudoscienziato sostenga che questa sia la causa”.

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