La bufala dell’arrivo di 600 euro per il reddito di cittadinanza
08/04/2014 di Redazione
Quelli di Newsmaiviste tengono fede al nome del sito e pubblicano una «notizia» che nessuno ha mai visto, fondamentalmente perché non è mai esistita e si tratta di un falso fabbricato ad arte.
UNA PATACCA SFACCIATA – Gira in rete con il corredo di persone che cercano conferme, ma è una bufala, una patacca:
la legge prevede uno schema di reddito minimo garantito del “costo di 19-20 miliardi”, agganciato ad una riforma del mercato del lavoro. avranno diritto al reddito tutti i cittadini residenti in Italia. Potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia di povertà: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 600 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 600.L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Esempio: una famiglia è composta da due persone, una percepisce un reddito di 400 euro al mese e l’altra non ha entrate. Il primo componente riceverà 200 euro (per arrivare a quota 600), il secondo riceverà il contributo pieno e per ogni figlio a carico aumenterà l’importo del sostegno.Che andrà ad integrare anche le pensioni minime.I centri per l’impiego offriranno a chi è disoccupato fino a 3 offerte di lavoro “congrue”, ovvero adatte al suo curriculum: “Se uno è laureato in ingegneria non gli si può chiedere di fare il giardiniere”.Al terzo rifiuto, si perde il diritto al reddito.
SI TRATTA DI UNA PROPOSTA DEL M5S – Niente di tutto questo esiste, il pezzo è costruito attingendo a piene mani da altri pezzi che l’anno scorso hanno raccontato la proposta del M5S per la riforma del sussidio di disoccupazione, presentata come una proposta di reddito di cittadinanza anche se tale non era. S’attende ancora che il M5S spieghi la copertura finanziaria del provvedimento e ovviamente il parlamento o il governo si sono guardati bene dall’approvare una risoluzione del genere. Anche il virgolettato “Se uno è laureato in ingegneria non gli si può chiedere di fare il giardiniere” riferisce una considerazione della senatrice del M5S Nunzia Catalfo risalente a quell’epoca e che lì è presentata come attuale a dar peso a una notizia inesistente. Almeno riscrivetele, cavoli.