La bufala di Michele Misseri che si è impiccato
11/01/2014 di Maghdi Abo Abia
Michele Misseri è stato trovato impiccato ad un albero di pino ieri pomeriggio alle 16.30. La notizia ha scatenato il panico nelle redazioni alla ricerca di conferme ma si è rivelata una bufala capace di far cadere in errori giornali come Oggi che hanno rilanciato la notizia parlando di una provenienza da una propria fonte quando in realtà si tratta di una storia inventata dal solito Corriere del Mattino-Giornale del Corriere che, come vedremo più avanti, potrebbe avere conseguenze penali.
MICHELE MISSERI, LA NOTIZIA-BUFALA – La notizia bufala è stata rilanciata ieri pomeriggio dal Corriere del Mattino che ha riportato agenzie di stampa che parlavano del rinvenimento di zio Michele alle 16.30 di venerdì, impiccato ad un pino, paventando un’eventuale violenza precedente a causa delle ferite sul volto:
E’ stato trovato morto oggi nelle campagne del salento in contrada Macchie alle ore 16,30 circa. L’anziano si è tolto la vita impiccandosi ad un albero di pino, nei pressi della masseria Montefiore non lontano dalla ferrovia. Sul posto sono intervenute tempestivamente le forze dell’ordine. Il medico legale ha subito constatato il decesso. L’anziano, più volte aveva minacciato il suicidio a causa dell’enorme depressione scaturita dalle vicende di cui è stato protagonista negli ultimi tempi. La scoperta è stata fatta da una coppia di fidanzati della zona che si era appartata nelle vicinanze. La sua auto presenta vistose ammaccature sulla fiancata destra e sul paraurti posteriore. Il RIS dei carabinieri della locale stazione sta indagando su possibili cause diverse dal suicidio, in quanto il cadavere presenta inoltre alcune ferite sul volto.
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LA SMENTITA DEI CARABINIERI – Ma si tratta di una bufala bella e buona. Il sito d’informazione locale La Voce di Manduria ricostruisce la bugia partendo dai carabinieri che allarmati dalle segnalazioni si sono recati nella villa di via Deledda trovando l’uomo comodamente a casa sua, a conferma della bugia. Interpellati dalla redazione di Giornalettismo, le forze dell’ordine hanno detto testualmente: «Non è vero niente». Non solo. Non esiste nella località nessuna contrada Macchie, così come non esiste la Masseria Montefiore e come non c’è alcuna ferrovia nei dintorni di Avetrana. E dire che lo stesso Corriere del Mattino aveva messo in guardia i lettori avvertendoli le notizie qui pubblicate non sono vere:
Giornale del Corriere è un sito satirico, e dunque alcuni gli articoli contenuti in esso sono da ritenere tali. La redazione non vuole offendere nessuno. Se qualcuno dovesse ritenersi offeso dai contenuti di uno o più articoli è pregato di mandare un’email al seguente indirizzo: giornalecorriere@live.it
MICHELE MISSERI, SMENTISCE ANCHE L’AVVOCATO – Anche l’avvocato di Misseri smentisce la bufala al sito Corriere del Mattino:
«Il signor Misseri è vivo e vegeto. Non c’è stato nessun suicidio nè consumato nè tentato. Questa mattina si è recato in campagna, come di consueto, per svolgere il suo lavoro di agricoltore. Ha dimenticato il cellulare a casa e forse, quando qualcuno ha chiamato, lui non ha risposto e questo potrebbe aver ingenerato un equivoco. Al suo ritorno mi ha telefonato manifestandomi il suo sconcerto per quanto gli era stato riferito. Tutto qui. Si tratta, quindi, di una notizia falsa, frutto, evidentemente, del cinismo di chi vuole ancora speculare su questa vicenda»
LA «FONTE» DI OGGI.IT – Ma a quanto pare i carabinieri starebbero procedendo nei confronti dei curatori del sito con una denuncia per procurato allarme. Infine una nota relativa al pezzo comparso sul sito di Oggi. La redazione riporta la notizia attribuendola ad una sua fonte:
Giallo di Avetrana, stando a una fonte di oggi.it, Michele Misseri, il contadino che si era autoaccusato dell’omicidio di Sarah Scazzi, si sarebbe tolto la vita, impiccandosi.
Quando in realtà, come detto, si tratta di una bufala di Corriere del Mattino che potrebbe costare caro ai curatori. Sarà quella la famosa “fonte”?
Edit: tutto è bene quel che finisce bene, Oggi ha fatto sparire la bufala
Edit/2: Niente, l’articolo è tornato online ma con la precisazione della bufala