La bufala sulla Kyenge che vuole buttar giù il Colosseo fa il giro del web
16/09/2013 di Maghdi Abo Abia
Il ministro per l’integrazione Cecile Kashetu Kyenge vuole davvero buttare giù il Colosseo? La notizia, lanciata dal blog Falce e Martello lo scorso 12 settembre e rivelatasi un’evidente bufala, sta facendo rapidamente il giro d’Italia scatenando reazioni per lo più indignate.
L’ARTICOLO – BUFALA – L’articolo, firmato da tal Pepito Sbezzeguti, recita così:
«Questa è la nuova strada da seguire per un modello di vita multirazziale e moderno che ancora manca all’Italia”, queste sono le parole della compagna ministro Cecile Kyenge che osserva inoltre : «gli italiani sono rimasti ad un modello di vita chiuso e legato ancora , se vogliamo, ai tempi delle conquiste romane, io per esempio non capisco cosa ci sia da adorare in templi dell’orrore come il COLOSSEO dove tanti miei compatrioti furono massacrati in nome del divertimento sadico e fine a se stesso,fosse per me tali monumenti dovrebbero venire abbattuti per dimenticare l’orrore ed i massacri che furono l’inizio del disagio e dell’arretratezza di tanti popoli come il mio. I nostri immigrati portano una nuova cultura , diversa e sappiamo che il diverso ha sempre fatto paura a tanti e ci leghiamo ad immagini ed usanze come il crocifisso nelle aule scolastiche , che fu istituito dal fascismo di Mussolini e che poco si sposa con l’immagine di modernità che voglio oggi dare all’Italia».
CHI È PEPITO SBAZZEGUTI – Ad un occhio attento appare chiaro subito, o quasi, che in realtà si tratta di una bufala. Perché? È difficile sostenere che in epoca romana esistessero i congolesi e sopratutto che fossero stati catturati e portati a Roma per combattere con le fiere al Colosseo, anche perché il dominio dell’Impero si estendeva fino alle coste mediterranee dell’Africa, in Egitto, fino in Mesopotamia. Inoltre l’autore del pezzo si firma “Pepito Sbazzeguti”, un nome che appare nel film “Don Camillo monsignore ma non troppo” che si riferisce al nomignolo lasciato da Peppone, ovvero il sindaco comunista Giuseppe Bottazzi, che dopo aver vinto al Totocalcio, per paura di dover girare il suo premio al Partito, scrive sulla schedina un suo anagramma, appunto “Pepito Sbazzeguti”.
LA RICHIESTA D’INFORMAZIONI – Appare quindi evidente che la notizia non appare così genuina. Eppure qualcuno ci ha creduto, ovvero la Rete. E se qualcuno si è limitato a chiedere conto della cosa sulla pagina Facebook del Ministro, altri hanno parlato apertamente di attacco all’Italia, con annessi e connessi. Partiamo dai primi. Tommaso chiede: «ma sta storia di abbattere il Colosseo è vera? potrebbe gentilmente smentire?». In attesa di una risposta dallo staff del Ministro arrivano i contributi di altri utenti. Stefano si porta avanti: «no, non ammazziamo nessuno, siamo dei signori: le paghiamo un aereo di linea per il Congo», Milena invece risponde: «ma siete idioti a credere a un falso così esagerato? Usate il cervello e pensate un pochino. Una notizia così avrebbe fatto il giro del mondo… evidentemente -invece- il sito che leggete crea notizie farlocche per creduloni…».
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L’ATTACCO AL MINISTRO – Rita invece vuole ricordare gli orrori del passato: «io spero sia una falsità, per ovvie ragioni, ma anche perché non si deve dimenticare! gli orrori e gli errori del passato vanno sempre ricordati!». Altrove invece le battute sono state più violente. Il gruppo Facebook “Siamo la gente, il potere ci temono” ha condiviso il contenuto diffuso da un altro gruppo, Catena Umana Italia, che pubblica le stesse parole di Falce e Martello commentando: «secondo me è da internare». Giuliano cerca di svegliare le coscienze: «sto ridendo da un’ora ma mi fate troppa pena per non aiutarvi, notiziona: è un megafake! fate un favore all’umanità, rinunciate al diritto di voto!». «Claudio non coglie: ma rimandiamola da dove è venuta, questa non conosce nulla della nostra storia, della nostra cultura si dovrebbe DIMETTERE IMMEDIATAMENTE».
È UNA BUFALA, EH! – Salvina incita la folla: «svegliamociiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e diamo risposta giusta a questa faccia di m**da e a tutti i corotti del nostro governoooooooooooooooooooo», mentre Daria propone «Chiudiamola al Colosseo e liberiamo i leoni..». Alba si accoda: «Ma senti chi parla, di modernita’,una che al suo paese hanno ancora l’osso al naso e ballano intorno a un totem di legno». Gianni è dubbioso: «Se è vero è una dittatrice straniera che viene a dettare legge nel nostro paese a dirci come vivere, non è offensivo? Ma dove sono i NAR?». Antonella allunga il brodo: «Complimentoni PD…. Ma da dove l’avete stanata sta demente ??? Ehi tu compagno Diego Della Valle che fai??? Sei ancora disposto investire sul Colosseo ?? Io modestamente la manderei a gagare nella savana !!!». Ma abbiamo già detto che si tratta di una bufala, vero?