Il complotto dei Bilderberg
20/11/2012 di Andrea Mollica
Quando i soldi ed il potere si incontrano, la fantasia non conosce più nessun limite. Der Spiegel spiega una delle teorie complottiste più diffuse del globo, il gruppo Bilderberg. Secondo molte persone esiste una macchinazione delle elite che si spartiscono il mondo ad ogni conferenza del gruppo Bilderberg, ovviamente svolte in segreto nelle stanze nascoste degli hotel più lussuosi della Terra. Una e vera propria dittatura, che impone le sue decisioni prese nell’ombra sorseggiando drink costosissimi.
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LA CONFERENZA DEL POTERE – Ogni anno i potenti del mondo si ritrovano in un luogo diverso, di norma piuttosto isolato, nel gruppo Bilderberg. A queste conferenze partecipano di solito capi di stato, in carica oppure ex, diplomatici di altissimo rango, big dell’industria, vertici militari, intellettuali di fama globale e a volte anche giornalisti. L’idea è nata dal consulente politico polacco Józef Retinger, che dopo la seconda guerra mondiale sfruttò le sue connessioni con l’economia e con la politica, per fondare una conferenza transatlantica che riunisse i big delle due sponde dell’Oceano in modo segreto. Il miliardario David Rockefeller sostenne il progetto, e attraverso la Cia anche il presidente americano fu informato del progetto. I partecipanti a questa conferenza segreta dovevano essere influenti, assai rispettati e ricchi di conoscenze speciali, al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati dagli incontri. Le preparazioni durarono fino al 1954, quando il principe Bernardo d’Olanda invitò i primi partecipanti nell’Hotel de Bilderberg sito a Oosterbeek. Dal primo luogo del meeting nacque così questo nome così controverso.
TUTTO SEGRETO – Fino ad oggi i lavori di preparazione e lo stesso svolgimento del meeting vengono svolti nella più assoluta discrezione. Di norma si viene a conoscenza del luogo dell’incontro, ma i lavori della Conferenza rimangono permeati del più assoluto silenzio. I giornalisti che hanno provato a raccontare queste discussioni non sono riusciti a farlo, visto che i loro attrezzi del mestiere sono stati spenti. Il complottismo sulle conferenze Bilderberg è di conseguenza fortissimo: si incontrano le persone più potenti della Terra, nessuno sa niente di quello di cui discutono, e di conseguenza è in quel luogo che le decisione globali vengono prese. La teoria della macchinazione rimarca inoltre che chi viene invitato alla Conferenza di solito viene promosso in ruoli di grande potere. Il fatto che Draghi diventò presidente della Bce oppure la Merkel fu candidata cancelliere dalla Cdu dopo i loro primi passaggi al Bilderberg sono esempi piuttosto citati. Indizi molto vaghi, visto il ruolo di potere già esercitato da queste persone, appena citate che proprio per questo vengono invitate a discutere dei problemi globali del pianeta.