La donna assolta dall’omicidio del suo stupratore
24/03/2012 di Dario Ferri
In Francia la Corte d’Assise del Nord ha sospeso la pena per omicidio alla quale era stata condannata una donna che, nel corso di una disputa domestica, nel 2009, a Dubai, aveva ucciso il marito.
L’OMICIDIO – Alexandra Lange, 32 anni, la notte tra il 18 e il 19 giugno di tre anni fa aveva colpito mortalmente alla gola con un coltello il suo consorte, un uomo di 14 anni più anziano di lei. Nel corso del processo a suo carico sono emerse le numerose negligenze delle autorità alle quali la donna si era rivolta per denunciare vessazioni e violenze subite dal marito. La difesa di Alexandra avevano sottolineato l'”inazione” della polizia emersa ogni volta che la signora aveva provato a denunciare gli abusi del suo compagno di vita. Rilievi ora accolti dalla Corte d’Appello. La mancata protezione e il silenzio delle autorità hanno avuto un peso determinante nel giudizio del Consiglio Generale.
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DAGLI SCHIAFFI ALLO STUPRO – I legali di Alexandra, Mes Janine Bonaggiunta e Nathalie Tomasini, hanno convinto i giudici raccontando il “calvario” vissuto dalla donna per undici anni al fianco di un marito alcolizzato e violento. Gli avvocati dell’imputata hanno parlato di “dolore”, “orrore”, “rabbia”, “innocenza” di una persona che ha creduto ad una “favola”, ma passata rapidamente dagli “schiaffi” e dall””umiliazione” a “calci, pugni, stupro”. Ora si augurano che la sentenza servirà “a combattere la violenza contro le donne. Con Alexandra era stato condannato anche suo padre Marc, 56 anni, per l'”alterazione non autorizzata della scena del crimine”. Marc aveva provato a mitigare le accuse ai danni della figlia.