Quando la medicina ti fa ricrescere un dito
29/04/2013 di Redazione
Si chiama Stephen Badylak lo scopritore di una sostanza rigenerante che compie miracoli e che ha spinto la scienza a importanti scoperte che appaiono miracolose, ma che non fanno miracoli.
CURANDO I CANI – Alla fine degli anni ’80 l’americano Stephen Badylak (nell’immagine), specialista di patologia animale alla Purdue University (Indiana), sperimentò in un cane malato la sostituzione di un’aorta con un pezzo d’intestino, in cerca di un sostituto per i tubi sintetici che potevano provocare rigetti e infezioni.
UN SUCCESSO – L’operazione riuscì, fu ripetuta su altri cani e al momento delle autopsie Badylak scoprì che nell’aorta nei cani operati non c’era più traccia di tessuto intestinale, i pezzi trapiantati si erano “trasformati” in pezzi di aorta. Negli anni si scoprirà che a provocare questa trasformazione è la matrice extracellulare, che Badylak riuscirà a ricavare dagli intestini di maiali in forma di polvere o gel, che assolve il compito di richiamare le cellule staminali presenti nel corpo e di istruirle nel ricostruire le parti danneggiate. Alla scoperta dedica un un dossier Scientific American nel numero di aprile. Da quando la FDA americana ha accettato questo prodotto come presidio medico, nulla è più stato come prima, perché la sostanza scoperta da Badylak ha permesso risultati prima impensabili nel campo della chirurgia.
LA SCOPERTA – “Quasi tutti consideravano la matrice extracellulare come un semplice supporto strutturale che permette di sostenere il nostro peso e di tenere le cose insieme. Adesso sappiamo che è quasi il contrario. È essenzialmente una collezione di proteine-segnale e d’informazioni, che sono conservate tra le molecole strutturali”.
UNA NUOVA ERA – La scoperta ha aperto le porte alla medicina rigeneratrice, ossa, tessuti, tendini, pelle, persino le impronte digitali, la parte superiore di un dito, arterie, organi e ultimamente anche l’esofago, tutto o quasi sembra poter essere riparato grazie alla matrice esxtracellulare e oggi Badylak, che è il direttore del McGowan Institute for Regenerative Medicine dell’università di Pittsburgh (Pennsylvania), riceve ogni giorno proposte o notizie di nuove applicazioni da ogni parte del mondo.
NON FA MIRACOLI – Per quanto miracolosa però la matrice extracellulare non permette la ricostruzione di arti o di parti molto complesse, il limite al miracolo è imposto dalle stesse istruzioni che presiedono alla riparazione d’emergenza del nostro corpo, che non potendo contare in natura sul magico supporto, spingono nella direzione della cicatrizzazione delle ferite. Per questo i poteri della magica sostanza non possono ancora essere considerati tanto miracolosi, anche se il salto evolutivo che ha impresso alla medicina farà sicuramente epoca.