La mostra con le false suore sexy

LA MIA ARTE – Eppure Bruce non sembra preoccuparsi delle continue “chiusure” alla sua “arte”: “Sono 25 anni che vivo grazie a questo lavoro”. Sembra imperturbabile, non si muove mai. Neanche quando, durante il colloquio con la stampa, si avvicina un cane che gli lecca una gamba. Questa la sua spiegazione relativamente al giudizio dedicato alle sue opere: “Tutto cambia a questo mondo. La cultura e l’arte sono come una pendola, e in questo momento il suo movimento la porta sul lato conservatore. Per questo motivo oggi ci si lamenta di cose che fino a qualche anno fa non venivano neanche ritenute pornografia”.

COLPA DEL CONSERVATORISMO – Eppure dopo l’Australia, tocca a Madrid. E i kilometri sono tanti. Dev’essere davvero grande quella pendola. “La mia idea era di ritrarre i personaggi più famosi, visto il rapporto che lega fama e religione. Le celebrità vengono idolatrate come fossero santi. Per questo motivo ho usato immagini sacre”. Non è umorismo, e lo conferma lui stesso: “Sono serio. Nessuna ironia, come nel caso della foto in cui un trans vergine allatta il bambino Gesù. Si, c’è del divertimento, come il caso della foto dell’attrice Maria Forqué impegnata a bere una coca cola durante una pausa, con ancora indosso il vestito di “scena”.

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