La rabbia dell’Uruguay per la squalifica di Luis Suarez

L’Uruguay si arrabbia per la squalifica inflitta a Luis Suarez che non potrà calcare i campi di calcio per i prossimi 4 mesi e sarà squalificato per le prossime nove partite internazionali a causa del morso dato a Giorgio Chiellini nel corso del secondo tempo di Uruguay-Italia, terza sfida del gruppo D di Brasile 2014.

(Photo credit DANIEL GARCIA/AFP/Getty Images)
(Photo credit DANIEL GARCIA/AFP/Getty Images)

L’URUGUAY PRESENTERÀ APPELLO – Come riporta l’Associated Press, tutto l’Uruguay ha manifestato la propria indignazione nei confronti della Fifa a causa della squalifica, comminata per punire il terzo morso dato dall’attaccante del Liverpool ad un avversario. Ovviamente i tifosi temono che con il suo allontanamento l’Uruguay possa uscire da questa storia notevolmente ridimensionato anche nell’ottica di un cammino Mondiale. La Federazione calcistica dell’Uruguay presenterà appello contro la squalifica che, ricordiamolo, impedirà a Suarez di giocare la prossima Coppa America, che si terrà nel 2015 e che coinvolgerà le prime partite di qualificazione al Mondiale 2018.

LA RABBIA DELLA FEDERAZIONE – Tutti i tifosi sostengono Suarez definendo la punizione eccessiva per ciò che viene percepito come un atto d’immaturità. Il Presidente della Federazione calcistica uruguaiana, Wilmar Valdez, spiega che in questo modo «è come se l’Uruguay fosse stato buttato fuori dalla Coppa del Mondo». Il fratello di Suarez, Diego, anche lui calciatore, ha definito la decisione incredibile, aggiungendo che la squalifica comminata all’attaccante della Nazionale l’ha profondamente rattristato. E tale tristezza è riscontrabile anche nei tifosi.

 

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L’INCREDULITÀ DEI TIFOSI – Juan Jose Monzillo, quarantottenne venditore di frutta e verdure a Montevideo, capitale del Paese, ritiene che dietro questa decisione ci sia una specie di cospirazione da parte di chi governa il calcio: «Volevano buttare fuori Suarez. L’Uruguay è un piccolo Paese che ha però eliminato due grandi nazioni come Italia ed Inghilterra, e la Fifa non ha interesse nel vederci continuare a giocare». La Fifa, ha spiegato il capo del comitato di disciplina Claudio Sulser, non può tollerare un comportamento come quello di Suarez in nessun campo di gioco, specialmente in una Coppa del Mondo sotto gli occhi di milioni di persone. Ma, secondo gli uruguaiani, si tratta di una scusa di comodo.

LE ACCUSE ALL’ITALIA – Un politico locale, Luis Puig, ha scritto su Twitter che «l’immoralità e l’ipocrisia della Fifa non ha limiti, come l’inclinazione di Chiellini di essere una spia». Wilmar Valdez ha aggiunto che gli italiani avevano preso di mira Suarez: «La Fifa dovrebbe indagare, quando cadeva molti panchinari dell’Italia lo insultavano e qualche membro dello staff ha pure cercato di colpirlo». Ricordiamo che questa è la terza squalifica comminata a Suarez per un morso ad un avversario. In passato lo fece con la maglia dell’Ajax e del Liverpool. In Inghilterra, per aver azzannato il difensore del Chelsea Branislav Ivanovic nell’aprile 2013 si prese 10 giornate di squalifica.

L’APPELLO DEV’ESSERE APPROVATO DALLA FIFA – La Fifa, attraverso il portavoce Delia Fischer, ha chiarito che ogni appello deve passare prima dal giudizio del proprio organo apposito. Se dovesse essere respinto, Suarez e l’Uruguay potrebbero rivolgersi al Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna. Comunque il mondiale di Suarez sembra essere finito. E questo, secondo l’ex giocatore Roberto Lima, potrebbe portare anche all’abbandono della Coppa del Mondo da parte dell’Uruguay. Potrebbe: «Dovremmo abbandonare la Coppa del Mondo perché ciò che ci hanno fatto è parecchio deplorevole. Ma almeno possiamo provare ad andare avanti con dignità».

(Photocredit copertina Gettyimages-AFP PHOTO/ JAVIER SORIANO)

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