La rivoluzione odontoiatrica di Silvio Berlusconi
12/05/2014 di Alberto Sofia
Dalla (fallita) rivoluzione liberale, a quella odontoiatrica. Con Forza Italia in crisi di consensi, terzo partito dietro al MoVimento 5 Stelle e sotto il 20%, Silvio Berlusconi sta tentando ogni carta per cercare una complicata “risalita” nei sondaggi. L’obiettivo è convincere gli indecisi, in vista delle elezioni Europee del 25 maggio. Lontani i tempi del contratto con gli italiani, al Cav serve un’ultima promessa elettorale: «A moltissime persone anziane mancano i denti e i soldi per i dentisti. Lo Stato pagherà i loro impianti dentali», ha spiegato l’ex presidente del Consiglio. Tra un attacco al governo Renzi e alle riforme («Abbiamo votato il testo base, ma così è inaccettabile») e il timore per il peso dei casi Scajola e Dell’Utri sul voto, Berlusconi ha rispolverato così la mossa della «dentiera gratis per tutti».
BERLUSCONI E LE DENTIERE GRATIS PER TUTTI – Non si tratta di una novità nella propaganda berlusconiana, come ha spiegato Filippo Ceccarelli su Repubblica: «In epoca di accentuato giovanilismo renziano, è tornato a evocare l’indicibile protesi», si legge su Repubblica. Promessa a centinaia di migliaia di anziani, come ultima carta elettorale. «Una cosa a cui aveva già pensato durante gli anni del governo, ma poi non è stato possibile realizzare», ha precisato l’ex presidente del Consiglio. Sono dodici anni che Berlusconi si lancia nel marketing odontoiatrico, la prima volta nel 2002. Senza risultati. Anche perché l’ “operazione dentiera” comportava spese spropositate, secondo le stime, per il sistema del welfare. Basta fornire qualche cifra: in base ai calcoli fatti in passato, 800mila anziani indigenti avrebbero avuto bisogno della protesi. Con costi dai 2 ai 5 mila euro per ogni dentiera. Per il Pdl, l’importante era però rilanciare la promessa berlusconiana: qualche titoli sui giornali, qualche servizio nei tg. E nulla di concreto negli anni seguenti. Nel contratto con gli italiani non si trovavano citazioni. Nel 2003, sempre in vista di una nuova tornata elettorale, si annunciò l’inizio della sperimentazione. Ma soltanto in Piemonte e nel Lazio, con soggetti beneficiari e spese contenute:
«Gli 800mila vecchietti sdentati da gratificare si ridussero a seimila. L’anno seguente si venne a sapere che il progetto si limitava a un bonus di mille euro», ha spiegato Ceccarelli.
DENTIERE E PROMESSE – Altro che dentiera gratis. Soltanto un contributo, con la platea ancora ridotta: il benefit era valido per 3700 persone. Nel 2006 la Procura di Roma avviò anche un’inchiesta sulla “truffa delle dentiere“:
«Un’inchiesta su una maxi truffa commessa ai danni del ministero della Salute che nel 2003 aveva stanziato dieci milioni di euro per finanziare il primo programma di odontoiatria sociale a favore degli anziani. «Un sorriso per gli anziani», questo lo slogan del progetto pilota che prometteva una protesi dentaria gratuita per circa settemila ultrasessantacinquenni, con pensione sociale, nel Lazio. Cavallo di battaglia della giunta Storace, e ancora prima una delle promesse elettorali di Berlusconi per le elezioni del 2001», scriveva Repubblica nel 2006.
Dopo aver raccolto diversa documentazione, gli inquirenti scoprirono come decine di interventi fatti risultare come già effettuati non erano mai stati realizzati. Seppur regolarmente pagati: 200 mila euro ad arcata. Ma non solo: emersero anche presunte falsificazioni nell’elenco degli anziani destinatari delle protesi gratuite. In pratica, molti dei vecchietti indicati non esistevano o non avevano mai ricevuto dentiere. Si stimò una truffa da circa 400 mila euro. Ma, come ha spiegato Ceccarelli, non si sono più avute notizie di quel fascicolo. Intanto, nel 2008, la promessa delle dentiere trovò spazio anche a sinistra. Fu Walter Veltroni a rilanciare la vecchia promessa del «principale esponente dello schieramento a lui avverso» (così come definì Berlusconi in quella campagna elettorale per le politiche, ndr), inserendo nel suo programma l’ipotesi di un fondo sociale per le cure odontotecniche per gli anziani, in caso di vittoria. Ma fu il Cav a tornare a Palazzo Chigi, vincendo le elezioni con ampio margine. Le promesse passate sulle dentiere furono dimenticate. Ora, in tempi di servizi sociali a Cesano Boscone, l’ex premier ha pensato di rievocarle. Ma, nonostante l’ottimismo, l’obiettivo del 20% alle elezioni Europee sembra per Forza Italia ancora lontano.