La storia bizzarra dell’Italiano perso alla maratona di New York
04/11/2015 di Redazione
Gian Claudio Marengo faceva parte di un gruppo di otto ragazzi del San Patrignano Running Team arrivati a New York per partecipare alla maratona, si era perso subito dopo la corsa.
DISPERSO DOPO LA MARATONA DI NEW YORK –
La comunità di San Patrignano per il cui team Marengo correva ha comunicato che Marengo: «Si era perso per Manhattan, si è ripresentato spontaneamente, dice l’ufficio stampa, che aggiunge che l’uomo «è in buone condizioni di salute ed è stato ricoverato in via precauzionale per accertamenti e una visibile disidratazione». «
LOST IN TRANSLATION –
Marengo è rimasto solo dopo la gara e si è accorto di aver perso la cartina della città e il riferimento dell’albergo nel quale era scesa la comitiva. Così ha dormito in un parco e la mattina dopo è riuscito a raggiungere l’aeroporto, da dove avrebbero dovuto partire i suoi compagni, ma è stato scambiato per un homeless e scacciato. Era ancora vestito come durante la corsa, con tanto di pettorina numero 23871, quella del medico Antonio Boschini, perché Marengo non era ufficialmente iscritto alla gara, che era riuscito a finire.
IL LIETO FINE NELLA METRO –
Martedì mattina è stato l’agente Man Yam che lo ha riconosciuto e soccorso a bordo della metro, che aveva preso per rcarsi al lavoro, stava leggendo il Daily News e si è trovato lo scomparso di fronte, ancora vestito come nella foto sul giornale, numero compreso. Marengo appariva confuso, ma ha capito che il poliziotto intendeva soccorrerlo e lo ha seguito di buon grado, riunendosi poi con il resto della comitiva.