La storia delle iscrizioni taroccate al MoVimento 5 Stelle
20/01/2014 di Alessandro D'Amato
Claudio Marincola sul Messaggero di oggi fa ricicciare, senza citare la fonte, una storia che era circolata già nel web nei giorni scorsi: quella del titolare di un albergo a ore con tanto di squillo che starebbe iscrivendo a loro insaputa i suoi clienti al MoVimento 5 Stelle per permettere di vincere le prossime primarie per le elezioni europee:
La storia intera viene raccontata qui:
Ma dicevamo dei fedifraghi. Dunque, secondo una verosimile “voce”, che circola anche sul web, ci sarebbe il titolare di un albergo a ore – amorevole padre di un attivista Cinque Stelle – che, per dare un futuro al proprio figliolo, sta inviando alla Casaleggio i documenti dei suoi ignari ospiti per trasformarli in attivisti “certificati” Cinquestelle. Perché? Perché, al momento delle “elezioni on line”, queste false identità piazzeranno il figliolo tra i candidati “sicuri” della lista Cinquestelle. Alla futura tornata elettorale, se ci sarà ancora il “Porcellum”, la sua elezione è certa; altrimenti probabile, finendo nella testa della lista e considerando che la stragrande maggioranza degli elettori Cinquestelle non da’ comunque la preferenza.
La storia è scarsamente credibile. In primo luogo perché non c’è nemmeno uno straccio di fonte, e in secondo luogo perché l’iscrizione al MoVimento 5 Stelle, i cui numeri sono custoditi dalla Casaleggio, non dà automaticamente la possibilità di votare nelle consultazioni di Beppe Grillo sul suo blog: forse proprio pensando a casi come questo, lo staff permette il voto soltanto a chi è iscritto entro una certa data, come è successo in occasione della consultazione sul reato di clandestinità, dove il limite era il 30 giugno 2013.
(Ultima modifica dell’articolo: ore 9:19)