La studentessa discriminata perché a favore dei test sugli animali
06/03/2014 di Redazione
“Se so dove studia ci penso io!!»: questo avrebbe scritto su Facebook un’infermiera specializzata in forze al Policlinico Tor Vergata di Roma, commentando sul social network la dichiarazione di una studentessa di infermieristica che si era schierata a favore della sperimentazione animale sulla scia del dibattito scatenato dal caso di Caterina Simonsen, la giovane affetta da 4 malattie rare protagonista nei mesi scorsi di un pesante attacco da parte di estremisti animalisti per essersi dichiarata “viva grazie ai test sugli animali”. Riporta tutto l’AdnKronos.
LA STUDENTESSA DISCRIMINATA PER LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE – A denunciare il caso è l’associazione PRO-TEST Italia, che per vederci chiaro ha inviato una lettera aperta ai vertici del Policlinico capitolino. PRO-TEST sospetta un “possibile abuso di potere”, mirato a “influire sul percorso professionale” di una studentessa “sulla base di valutazioni di tipo ideologico”. «Portiamo alla vostra attenzione – si legge nella missiva – una grave dichiarazione di una persona che, stando a quanto riportato nella pagina dell’Uoc di Otorinolaringoiatria, risulta essere inquadrata nell’ambito del personale infermieristico. La signora in questione, in data 2 gennaio alle ore 15.49, commentava su Facebook l’immagine di una studentessa di infermieristica rea di aver dichiarato ‘ho somministrato farmaci ai miei assistiti per la tutela delle loro salute, #iostoconcaterina (con ovvio riferimento al caso di Caterina Simonsen e con la precisazione che cio’ era avvenuto nell’ambito degli incarichi ricevuti e sotto la supervisione di personale qualificato)». Il commento, di cui Pro-Test allega lo screenshot, recitava cosi’: “E’ una studentessa di infermieristica, dipende dall’anno di corso se puo’ somministrare farmaci. Ma comunque sia non capisce niente, se so dove studia ci penso io!! Un bel giudizio negativo non glielo nego”.