La Thailandia inneggia alla libertà con Hunger Games
04/06/2014 di Redazione
A volte un gesto vale più di mille parole. È quello che succede in Thailandia dove tre dita levate al cielo sono diventate simbolo delle proteste contro il governo militare che ha preso il potere con un colpo di Stato. I manifestanti sfilano in strada così, con una mano in alto con pollice e mignolo piegati, ispirati dal film Hunger Games, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di fantascienza (di Suzanne Collins) in cui un regime totalitario organizza giochi televisivi durante i quali giovani ragazzi devono uccidersi a vicenda per sopravvivere.
(Fonte foto: archivio LaPresse. Credit: Ap / Wason Wanichakom)
L’OPPOSIZIONE AL GOVERNO MILITARE – Un semplice gesto, dicevamo, che vale però molto più di un segno di dissenso. Oltre la protesta c’è il coraggio, quello di sfidare il rigido divieto del governo ad organizzare manifestazioni. Il gesto sta spuntando spesso in alcuni quartieri della capitale Bangkok, anche come semplice forma di saluto, ed ha costretto le autorità a studiare un piano per intervenire e arginare l’insolita forma di protesta. Il governo ha infatti già annunciato la repressione dura dichiarando illegale il gesto delle tre dita ed ogni altro gesto «con intento politico che porti disordini sociali o confusione fatto da gruppi di più di 5 persone». Una decisione, quest’ultima, arrivata pochi giorni dopo le limitazioni all’uso di Facebook per impedire che attraverso il social network venissero manifestate forme di dissenso.
(Fonte foto: Le Figaro. Credit: Twitter)
LA DEMOCRAZIA SOSPESA – In ogni caso le forme di democrazia sembrano essere state sospese a tempo quasi indeterminato. Il generale Prayut Chan O Cha, capo della giunta militare, ha fatto infatti sapere che ci vorrà almeno un anno prima che si possano svolgere ancora le elezioni. I cittadini aspettano. E manifestano dissenso come meglio possono. Oltre alle tre dita levate al cielo (molti manifestanti spiegano si tratta di un riferimento al motto francese della Rivoluzione ‘Liberté, Egalité, Fraternité’) piccoli gruppi restano fermi per ore a leggere un libro. Piccolo e grandi segnali di una immensa voglia di libertà e giustizia.
(Fonte foto copertina: archivio LaPresse. Credit: Ap / Wason Wanichakom)