La vignetta de Il Tempo contro Marino vestito “da zingara” e i Rom
04/02/2014 di Redazione
Ignazio Marino definito sindaco di Rom e travestito da zingara in un fotomontaggio e poi fiato alle trombe del razzismo. Da Il Tempo l’ennesima lezione su come certa politica è disposta a tutto per grattare qualche voto, anche a sciacallare le disgrazie e cavalcare il razzismo.
LO SCANDALO – La notizia è che alcuni politici romani fanno caciara perché Marino ha disposto che gli alluvionati e sfollati a causa del maltempo trovino albergo nella stessa struttura che poco prima ha accolto un gruppo di Rom:
«Alla fine sono finiti nello stesso albergo in cui sono ospitati anche i rom. Per gli sfollati dell’alluvione avvenuta a Roma, nel quartiere di Prima Porta, oltre al danno si aggiunge anche la beffa. Da domenica pomeriggio cinquanta persone, tra cui dodici minori, sono stati trasferiti dalla parrocchia di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori dove hanno trascorso le prime due notti fuori da casa, all’hotel Flaminius poco distante».
GLI ODIATI ROM – Questa cosa non è proprio piaciuta, e par di capire che non piaccia nemmeno che i Rom siano trattati come tutti gli altri, forse alcuni avrebbe preferito che l’hotel servisse loro, ma solo a loro, avanzi e cibo avariato:
Mentre, infatti, proprio venerdì sera gli alluvionati attendevano di trovare riparo nella scuola Pascal, poi non utilizzata perché priva di ogni accoglienza, all’hotel Flaminius i rom del Casilino si sistemavano con letti, pasti caldi tre volte al giorno, bevande e frutta: «Tutto di ottima qualità», spiega un dipendente dell’hotel.
RAZZISMO E BASTA – Il problema nasce in tutta evidenza dal pregiudizio razzista di alcuni sfollati e dai politici locali che lo cavalcano, gli ospiti hanno timore dei rom e sono offesi dal fatto che questi siano arrivati nella struttura prima degli «italiani», anche se pure i Rom sono italiani, ma questo è difficile da fare entrare in certe teste:
Nella hall dell’albergo, in mezzo alle persone e ai bimbi sfollati, dunque, passeggiano anche i rom e qualcuno non si sente a suo agio. «Ogni tanto qualcuno ti fissa e io ho paura e mi chiudo subito a chiave. È una presenza inquietante», dice Elyacout, 21enne rimasta fuori di casa con tutta la famiglia.
MARINO SI PIEGA – Per ovviare al problema il comune trasferirà gli «italiani» in un altro albergo nei prossimi giorni, ma intanto si becca fotomontaggio e insulti assortiti da parte di che approfitta anche delle disgrazie pur di cercare consenso tra i razzisti più o meno consapevoli.