Attentati Parigi, Abdelhamid Abaaoud, la mente delle stragi, è morto – DIRETTA
19/11/2015 di Redazione
RISCHIO ATTENTATI IN ITALIA, ALLERTA IN TUTTA EUROPA –
Ore 20.55 – Il Presidente francese, Francois Hollande, ha ordinato l’intensificazione dei raid aerei contro l’Isis in Iraq e in Siria. Hollande ha incontrato oggi ministri e i capi delle Forze armate francesi.
Ore 20.04 –La Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato il provvedimento che blocca il programma di accoglienza dei rifugiati siriani.
Ore 19.22 – Salah Abdeslam sarebbe ancora vivo. Secondo il quotidiano belga La Derniere Heure il ricercato per l’attentato dello scorso venerdì si troverebbe nella regione di Chimay a bordo di un furgoncino bianco Citroen. Salah Abdeslam avrebbe lasciato un albergo nella regione di Chimay ieri mattina verso le 9.
Ore 19.20 – Il paese che ha informato la Francia del passaggio in Grecia di Abdelhamid Abaaoud srebbero gli Stati Uniti. Lo ha riferito L’Express citando una propria fonte, in riferimento alle affermazioni in merito del ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, che aveva parlato di “un Paese fuori dall’Europa”
Ore 19.06 – Nove arresti a Bruxelles durante diverse perquisizioni avvenute nei quartieri di Jette, Uccle e Molenbeek, nell’ambito dell’inchiesta per gli attacchi di Parigi. La procura belga ha spiegato come tre operazioni siano direttamente collegate ai fatti di Parigi. Gli altri sei hanno avuto come obiettivo persone collegate a Bialf Hadfi, il 20enne francese residente in Belgio, che si è fatto esplodere venerdì fuori dallo Stade de France. In questi raid sono state fermate per essere interrogate sette persone.
Ore 18.25 – Ancora tensione a Parigi. SkyTg24 ha spiegato come un uomo anziano ha estratto un coltello in Place de la République, nel tentativo di ferire se stesso. A fermare il possibile tentato suicidio sono stati alcuni passanti: «Hanno bloccato le braccia dell’uomo, disperato, quasi in lacrime. L’uomo è stato poi subito fermato dai gendarmi». Tradotto, non si trattava di un evento legato alla questione terrorismo, ma soltanto un gesto disperato di un anziano.
Ore 17.30 – Oltre ad Abaaoud, potrebbe essere morto anche l’altro ricercato in fuga, ovvero Salah Abdeslam. Fonti d’agenzia spiegano come l’intelligence sia in attesa di conferme dagli 007 francese. La risposta sull’identità del terzo terrorista dovrebbe arrivare attraverso l’esame del Dna comparato con quello dei suoi famigliari residenti a Parigi.
ore 16.52 – La Tour Eiffel resterà accesa con i colori della bandiera francese fino al prossimo 25 novembre. Lo annuncia Anne Hidalgo, sindaco della città. Continuerà inoltre a essere proiettato in primo piano il motto della città “Fluctuat Nec Mergitur”,
ore 16.34 – Bernard Cazeneuve smentisce tutti coloro che nelle ultime ore hanno sostenuto di aver avvertito la Francia della presenza di Abdelhamid Abaaoud: “Non ci fu data alcuna informazione dai Paesi europei, dove poteva essere transitato prima che arrivasse in Francia. Solo il 16 novembre, dopo gli attentati di Parigi, che un servizio di intelligence non europeo ci segnalò che sapevano della sua presenza in Grecia”.
ore 16.32 – Annullata a Lione la tradizionale “Fète des Lumieres”, la festa delle luci, celebrata generalmente nel weekend dell’Immacolata Concezione. La città viene illuminata e colorata con una scenografia luminosa destinata a monumenti e piazze mentre gli abitanti accendono luci alle finestre delle loro case. In città non c’è però voglia di festeggiare.
ore 15.19 – “La Svezia ha deciso di estendere fino all’11 dicembre i controlli di migranti alle sue frontiere”. Lo ha annunciato il premier svedese citato da RadioSweden.
ore 15.16 – “Bisogna agire con fermezza, faremo di tutto per distruggere il terrorismo”. Bernard Cazeneuve indica la strada da seguire dopo gli attentati dello scorso venerdì.
ore 15.13 – “Abdelhamid Abaaoud è coinvolto in quattro dei sei attentati sventati dalle forze di sicurezza dalla scorsa primavera a oggi. Abdelhamid Abaaoud ha avuto un ruolo determinate negli attacchi di Parigi”, continua Bernard Cazeneuve.
ore 15.11 – La Francia ha richiesto una riunione di emergenza per domani a Bruxelles. Lo conferma il ministro degli interni Cazeneuve in conferenza stampa.
ore 15.08 – La moschea di Parigi, riferisce il canale televisivo I-Telé, ha annullato la manifestazione in ricordo delle vittime degli attentati di venerdì scorso, per “ragioni di sicurezza”.
ore 14.46 – I Parlamentari francesi hanno autorizzato il governo a bloccati siti internet e social network che inneggiano al terrorismo o incitano a compiere attentati.
ore 14.36 – Charles Michel, primo ministro del Belgio, al Parlamento ha riferito che il blitz della polizia francese a Saint-Denis è stato frutto di un lavoro d’intelligence da parte di Bruxelles anche nel tentativo di placare le polemiche circa la mancata sorveglianza da parte delle autorità belga.
ore 14.34 – Ancora non è chiaro se all’interno dell’appartamento ci fosse Salah Abdeslah, il terrorista ricercato per le stragi dello scorso venerdì. La Procura ha aggiunto che “al momento” non si sa se Abdelhamid Abaaoud abbia cercato di farsi esplodere. Abaaoud è stato identificato dalle impronte digitali.
ore 14.33 – Il primo ministro Manuel Valls ha elogiato la “neutralizzazione” del jihadista belga Abdelhamid Abaaoud, “uno dei cervelli” degli attentati di Parigi. Il premier francese Manuel Valls ha confermato: “Abaaoud, il cervello di questi attentati – uno dei cervelli, perchè occorre essere particolare prudenti e noi siamo a conoscenza delle minacce – si trova tra le vittime”.
ore 14.07 – La polizia francese ha confermato che la kamikaze che si è fatta saltare in aria durante il blitz a Saint-Denis era la cugina della mente delle stragi Abdelhamid Abaaoud, anche lui ucciso dalla polizia nell’assalto al covo.
ore 13.59 – Non era chiaro se Abdelhamid Abaaoud si trovasse nel covo di Saint-Denis circondato ieri dalle forze di sicurezza francesi. La polizia riteneva inizialmente che l’uomo si trovasse in Siria. È stato il confronto delle impronte digitali, come reso noto della procura, a permettere di stabilire che apparteneva al 28enne belga di orgini marocchine, cervello degli attentati di Parigi, il corpo crivellato di colpi all’interno dell’appartamento. «Abdelhamid Abaaoud è stato appena formalmente identificato, dopo il confronto delle impronte digitali, come una delle persone uccise durante il raid» della polizia a Saint Denis, sobborgo di Parigi. «Era il corpo che abbiamo scoperto nell’edificio, crivellato di proiettili», ha affermato la procura di Parigi in una nota. Il cadavere sarebbe stato riconosciuto grazie alla comparazione delle tracce di campioni di dna.
ore 13.55 – Con l’uccisione dei Abdelhamid Abaaoud nel blitz di ieri a Saint-Denis (conclusosi con l’arresto di sette presunti terroristi e altre persone a loro legate, e con la morte di due jihadisti presenti nel covo) il ricercato numero uno delle forze di sicurezza di mezza Europa è il killer Salah Abdeslam.
ore 13.50 – Come abbiamo raccontato ieri, Abdelhamid Abaaoud, 28enne belga di origini marocchine, era secondo gli investigatori la mente degli attentati di Parigi del 13 novembre. È anche ritenuto responsabile di altri attentati in Europa. Era a capo della cellula di jihadisti nella città belga di Verviers, smantellata nel gennaio del 2015, pochi giorni dopo gli attentati a Charlie Hebdo e ad obiettivi ebraici. A luglio di quest’anno un tribunale belga lo aveva condannato a 20 anni di carcere in un processo per reclutamento di giovani belgi per la Siria. Si ritiene, inoltre, che Abaaoud sia stato anche il cervello di diversi altri attacchi dello Stato Islamico in Europa, come quello al treno Thalys Amsterdam-Parigi, e quello evitato in una chiesa a Villejuif, nella periferia di Parigi.
ore 13.46 – Nel blitz delle forze di sicurezza a Saint-Denis di ieri (compiuto nella notte tra martedì e mercoledì) sono morti due terroristi, compresa una donna kamikaze che si è fatta saltare poco dopo l’irruzione degli uomini armati. Ieri il procuratore Francois Molins non aveva escluso l’uccisione del terrorista ricercato (oggetto dell’assedio), aveva dichiarato di voler attendere il risultato degli esami del Dna dei corpi ritrovati.
ore 13.40 – La procura francese ha reso noto che Abdelhamid Abaaoud, il terrorista jihadista considerato la mente degli attentati di venerdì scorso a Parigi, il 28enne belga di origini marocchine, è stato identificato tra le vittime dell’assalto della polizia al covo di Saint-Denis, alla periferia della capitale.
ore 13.37 – Procura,’mente’ Parigi morto in raid.
ore 13.35 – Vittima di un allarme terrorismo il calciatore della Roma e della nazionale belga Radja Nainggolan. Il centrocampista di origini indonesiane, martedì si trovava ad Anversa e, approfittando dell’annullamento dell’amichevole da disputare contro la Spagna, stava trascorrendo una serata con famiglia e amici nella sua città natale. A al rientro in albergo si è poi trovato davanti alla sua stanza tre agenti di polizia. A chiamare le forze dell’ordine alcuni ospiti dell’hotel, allarmati da un soggetto sospetto e potenzialmente pericoloso. Ovviamente gli ufficiali hanno subito riconosciuto il giocatore, chiarendo l’equivoco e rassicurando la clientela.
ore 13.25 – Una persona è stata fermata durante sette perquisizioni che hanno avuto luogo stamane in Belgio. I media belgi fanno sapere che non è stato diffuso il nome della persona arrestata. Le operazioni hanno avuto luogo a Bruxelles, Jette, Uccle e Molenbeek. Una è stata compiuta a Laeken nella notte ed è in relazione diretta con la strage di Parigi della notte tra venerdì e sabato. È proprio a Laeke stata in questa che la persona è stata fermata.
Le altre sei perquisizioni sono state effettuate presso abitazioni di persone direttamente legate a Bilal Hadfi, 20 anni, uno degli attentatori che si è fatto saltare in aria vicino allo Stade de France venerdì scors. Hadfi, un francese residente in Belgio, figurava in una lista di 800 nomi di persone con legami in Siria. A quato si apprende il giovane terrirista avrebbe combattuto al fianco dello Stato Islamico. Secondo la procura, queste sei perquisizioni non hanno direttamente a che fare con gli attacchi di Parigi e sono state realizzate nell’ambito di un’inchiesta precedente, aperta dopo la sua partenza per la Siria.
ore 10.47 – Ancora un allarme sulla pericolosità dell’Isis, stavolta da parte del direttore di Europol Rob Wainright: «Con gli attacchi di venerdì a Parigi c’è stata una grave escalation della minaccia terroristica dell’Isis, è il primo esempio stile Mumbai 2008. È un fenomeno diverso: l’Isis vuole esportare in Europa la sua atroce violenza. Hanno enormi risorse e sono possibili altri attacchi».
ore 10.44 – Milano sembra rispondere con la massima mobilitazione di uomini e mezzi per la sicurezza. Per quasi un mese in città ci saranno circa 250 agenti in più per strada. Una misura straordinaria ottenuta grazie a un ‘ritardo ad hoc’ nel normale avvicendamento degli uomini. Verrà potenziato il personale dedicato alla vigilanza sulle immagini riprese dalle telecamere.
ore 10.37 – Il giovane attentatore Bilal Hadfi, nato nel 1995, viveva in Belgio e aveva combattuto in Siria nelle fila dell’Isis. Sempre oggi, all’alba, è stata effettuata un’altra perquisizione a Laeken, sempre in relazione agli attentati di venerdì a Parigi.
ore 10.32 – Le forze speciali belghe stanno conducendo sei raid a Molenbeek e in altre aree di Bruxelles. Le azioni puntano a scovare persone vicine al ventenne Bilal Hadfi, uno dei kamikaze nei pressi dello Stade de France, di venerdì scorso. Molenbeek è il quartiere arabo di Bruxelles dove vivevano i fratelli Abdeslam coinvolti nelle stragi del 13 novembre.
ore 10.22 – Una reazione all’allarme dell’Fbi per il rischio di attentati in Italia arriva anche dal presidente della Regione Lombardia che dichiara: «La prima cosa che farò oggi è chiamare il ministro Alfano, data la situazione, per chiedere che venga nominato immediatamente il nuovo prefetto di Milano».
ore 10.05 – Dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre anche il Belgio, come la Francia, è pronto a un cambio nella Costituzione allo scopo di allungare i tempi del fermo di polizia, da 24 a 72 ore. Ad annunciarlo è stato il premier Charles Michels, parlando al Parlamento. Inoltre il premier ha proposto l’adozione del Pnr, il registro passeggeri, su aerei e treni ad alta velocità, senza aspettare le decisioni dell’Ue.
ore 10.00 – «C’è il rischio che i terroristi usino armi chimiche e batteriologiche in futuri attacchi terroristici». È l’allarme lanciato dal primo ministro francese Manuel Valls all’Assemblea nazionale, chiedendo di prolungare a tre mesi lo stato d’emergenza dichiarato dal presidente Francois Hollande dopo gli attentati a Parigi di venerdì scorso, 13 novembre.
ore 9.20 – Molto presto ci sarà un incontro tra i ministri della Difesa italiano e francese. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso della trasmissione di Raitre Agorà: «Credo che l’incontro o il colloquio sarà dopodomani tra i due ministri della Difesa, vedremo quali saranno le richieste specifiche: noi siamo pronti ad aiutare i nostri fratelli francesi, vedremo in che termini loro ci chiederanno di collaborare».
ore 9.02 – Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ad Agorà ha affermato che le forze di sicurezza italiane stanno lavorando da ieri pomeriggio per identificare i cinque nominativi di persone sospette forniti dall’Fbi.
ore 8.59 – Ancora nuove misure, intanto, in Francia, dove ora (durante lo stato d’emergenza che durerà tre mesi) tutti i poliziotti sono autorizzati a portare la loro arma anche fuori dal servizio (e quando non indossano giubbetti antiproiettile). È quanto si legge in una circolare della direzione generale della polizia nazionale trasmessa a tutti i reparti.
ore 8.38 – Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso della trasmissione Agorà ha parlato anche del caso Siria. «Assad ha le sue responsabilità, quello che noi diciamo è che può essere allontanato con una collaborazione politica», ha affermato. «Credo che la vicenda finirà con una sua uscita di scena, questo è l’obiettivo dell’Italia». «Nessuno metterà gli scarponi in Siria: né Hollande, né Obama, né noi». «Noi siamo pronti ad aiutare i nostri fratelli francesi ma né noi, né loro, né gli americani faremo spedizioni in Siria».
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ore 8.35 – Sull’allarme lanciato dall’Fbi per il rischio di attentati in Italia, ed in particolare ad obiettivi sensibili come San Pietro a Roma e la Scala e il Duomo a Milano, è intervenuto anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. L’ambasciata americana a Roma ha diramato una raccomandazione ai turisti a prestare attenzione ad alcuni luoghi in Italia, ma non ha detto di non andare in Italia e «questo fa la differenza», ha detto il titolare della Farnesina intervenendo alla trasmissione di Raitre Agorà. «Non dobbiamo essere prigionieri della preoccupazione, sarebbe un regalo a Daesh», ha aggiunto. E poi: L’Occidente rafforza i suoi livelli di sicurezza, ci si abituerà a maggiori controlli, ma «senza rinunciare al modo in cui siamo abituati a vivere».
ore 8.30 – L’aereo partito dalla Polonia e diretto in Egitto che stamattina è stato costretto a fare scalo a Burgas, in Bulgaria, per un allarme bomba, era partito da Varsavia con destinazione la città di Hurgada, sul mar Rosso. A borso c’erano 161 passeggeri, che sono stati evacuati. Gli artificieri hanno setacciato l’aereo. Gli investigatori stanno interrogando il passeggero 60enne che ha fatto scattare l’allarme.
ore 8.25 – Il rafforzamento delle misure di sicurezza, della vigilanza e dei controlli per il rischio attentati non riguarda ovviamente solo l’Italia. Ogni evento pubblico di rilievo in tanti paesi fa scattare l’allerta. Anche in Asia. Le stragi di Parigi di venerdì scorso hanno fatto scattare l’allerta anche alla ‘Fiera internazionale del cammello’ di Pushkar, nell’India settentrionale, dove saranno presenti migliaia di turisti stranieri per assistere al famoso mercato. Sarà aumenta anche la sicurezza per la parata del giorno del Ringraziamento che si svolgerà il prossimo 26 novembre a New York. Sarà il primo grande evento pubblico nella città dopo gli attentati di Parigi.
ore 8.20 – Nel messaggio in inglese comparso sul sito dell’ambasciata americana in Italia per avvertire del rischio attentati si legge anche che «gruppi terroristici potrebbero eventualmente utilizzare metodi usati nei recenti attacchi a Parigi. Le autorità italiane sono consapevoli di queste minacce». «Ai cittadini Usa viene consigliato di restare vigili e attenti sull’ambiente circostante», è scritto. E ancora: «Incoraggiamo i cittadini usa a monitorare media e fonti di informazione locali» e a inserire «informazioni aggiornate nei piani e attività di viaggio personali».
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ore 8.15 – Le nuove misure adottate a Roma e Milano dopo l’allarme attentati dell’Fbi migliorano vigilanza e controlli che comunque, negli ultimi giorni, erano già stati rigidissimi. L’allerta in Italia è infatti già al livello 2, l’ultimo primo del livello che scatta solo in caso di attacco terroristico.
ore 8.10 – In queste ore basta anche il minimo segnale per far salire la tensione alle stelle. Lo dimostra quanto accaduto nella serata di ieri a Roma, quando è stata notata una borsa sospetta lasciata incustodita ad una fermata dell’autobus, poco distante dall’ambasciata americana, in via Veneto. È immediatamente scattato il piano sicurezza. Tutta l’area tra piazza Barberini e via Bissolati è stata chiusa al traffico mentre gli artificieri analizzavano la borsa, senza fortunatamente trovare nulla.
ore 8.05 – Da tutta Europa continuano a giungere notizie di allarmi lanciati per il rischio di un attentato. Stamattina un aereo che volava dalla Polonia all’Egitto è stato costretto a fare uno scalo imprevisto a Burgas, in Bulgaria orientale, in seguito a un allarme bomba. «Un passeggero ha dichiarato che c’era dell’esplosivo a bordo dell’aereo e l’aereo ha fatto un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Burgas alle 5.45», ha dichiarato la portavoce dell’aeroporto Kristina Neikova. L’uomo è stato poi interrogato.
ore 8.00 – A Roma e Milano, le due città indicate nell’informativa dell’Fbi ai nostri servizi segreti, le forze dell’ordine sono schierate a presidio (oltre che del Duomo, della Scala e di San Pietro) di tutti i luoghi più critici e sensibili, come stazioni, fermate della metro, musei. Nel weekend vengono anche presidiati gli stadi di molte città italiane.
Allarme attentati in Italia nelle ultime ore. L’allerta è scattata in seguito ad una segnalazione dell’Fbi che indicava come possibili obiettivi San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala a Milano. Il Federal Bureau Investigation, agenzia governativa statunitense di polizia federale, a quanto si è appreso, ha rilanciato ai servizi italiani una informativa a sua volta ricevuta dalla Dea, la Drug Enforcement Administration, agenzia federale antidroga. L’Fbi ha anche segnalato alle autorità italiane 5 nominativi sospetti su cui svolgere approfondimenti investigativi. Si tratterebbe di nomi arabi sui quali però non ci sarebbero ancora riscontri.
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ATTENTATI ITALIA, MISURE RAFFORZATE DOPO L’ALLARME –
L’allarme non è certamente il primo a giungere ai nostri 007, ma non va sottolineato. Fonti del governo sottolineano come segnalazioni sulla sicurezza da parte di Paesi amici e alleati siano costanti e sono oggetto di attenta valutazione da parte delle forze di sicurezza. In ogni caso nuove misure sono state inevitabili. Dopo l’allarme dell’Fbi a Milano è stata subito rafforzata la sorveglianza davanti ai due target sensibili, la Scala e il Duomo. Dopo l’informativa davanti alla Scala sorvegliavano l’area due pattuglie della polizia. Poco distante, invece, in piazza del Duomo, alla classica aliquota della polizia del Reparto Mobile erano state affiancate altre due vetture. Attorno al perimetro dei due obiettivi, circolano continuamente un’auto dei carabinieri e una camionetta dell’Esercito.
ATTENTATI ITALIA, VERIFICHE IN CORSO –
Nel documento arrivato dagli Stati Uniti non ci sarebbero indicazioni né temporali né di progettualità specifiche, ma solo indicazioni generiche. In ogni caso le verifiche sono partite e proseguiranno nei prossimi giorni, soprattutto quelle relative ai 5 nominativi arabi. I primi riscontri avrebbero infatti dato esito negativo. La prima conseguenza dell’allarme proveniente dagli Usa è stata una circolare che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ai questori di Milano e Roma. Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. Sono stati inoltre disposti una serie di posti di blocco per aumentare i controlli a persone o veicoli sospetti.
ATTENTATI ITALIA, AVVISO DELL’AMABSCIATA USA AI TURISTI –
Intanto un «messaggio di sicurezza per cittadini Usa» in Italia circa un «potenziale per attentati terroristici» è stato pubblicato sul sito dell’ambasciata statunitense a Roma. «L’ambasciata Usa a Roma informa i cittadini Usa che i seguenti luoghi sono stati identificati a Roma e Milano come potenziali obiettivi per attacchi terroristici», si legge nel messaggio in lingua inglese che cita «la Basilica di San Pietro nella città del Vaticano» e «il Duomo e la Scala». «Anche luoghi generici come chiese, sinagoghe, ristoranti, teatri e hotel di entrambe le città sono possibili obiettivi», viene aggiunto.
(Foto di copertina da archivio Ansa)